Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

giovedì 26 aprile 2018

L' Essenza del quotidiano nell'opera di Silvio Natali

La ricerca dell’essenza della natura per arrivare all’essenza del Tutto. È questo il cammino di indagine e riflessione percorso da Silvio Natali, il pittore marchigiano che esporrà nel Lu.C.C.A. Lounge & Underground, con ingresso libero, dall’1 maggio al 3 giugno 2018. Una ventina di lavori per la mostra personale dal titolo “Essenza del quotidiano” che sarà inaugurata alla presenza dell’artista martedì 1 maggio 2018 alle ore 17.

Andare oltre il dato visibile, senza porre un’eccessiva attenzione al vero, ci avvicina alla comprensione dell’assoluto perché mette in moto altri sensi, quelli del sentire e del percepire. “Silvio Natali – scrive il direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni nel testo critico di presentazione – è consapevole che ogni sensazione è legata al desiderio di porre in armonia le proprietà immateriali di un paesaggio o di forme con l’idea che noi abbiamo di esse. Se questa aspirazione è abbinata ad asimmetrie volumetriche, a cromie fantastiche, a un improbabile equilibrio tra colori caldi e freddi e a una intraprendente istintività, possiamo  considerare il suo lavoro come un mosaico le cui tessere possono essere definite ‘coscienti illusioni’”. 

I suoi dipinti tendono ad assumere un’essenza ideale perché vanno a violare ciò che riteniamo reale, uscendo dagli schemi del probabile per entrare in una dimensione metafisica prossima a quella del lucido sogno. “L’artista marchigiano – prosegue Vanni – vuole distinguere il sentimento del piacere da quello della conoscenza profonda attraverso un compiacimento più estatico che estetico, sublimato in occasione di una rappresentazione che non vuole essere definita ‘realismo’. Ogni sua opera si propone come una totalità indivisibile, pur prendendo consistenza nell’accostamento di volumi segnici o cromatici, alla quale non possiamo assegnare alcuna giustificazione razionale visto che potrebbe non averne. La sfida del fruitore sta proprio nel cercare personali chiavi di accesso e di senso partendo da ciò che la sua mente considera ineludibile e rassicurante”. 

In alcuni lavori di Natali, il fondo si propone in maniera innaturale: i cieli assumono le venature di un marmo pregiato, le pareti di un muro si trasformano in quinte teatrali beckettiane, un campo di papaveri diventa il volo inverso e sublime di farfalle tropicali. Ne scaturiscono immagini realisticamente surreali nelle quali l’artista agisce con sviluppi impensabili e talvolta illogici. Rappresentazioni del non visibile che non ci meravigliano, ma svelano l’essenza del quotidiano.




SILVIO NATALI. ESSENZA DEL QUOTIDIANO
Lu.C.C.A. Lounge&Underground 
Dall’1 maggio al 3 giugno 2018
orario mostra: da martedì a domenica 10-19, chiuso lunedì
Ingresso libero

Inaugurazione 1 maggio 2018 ore 17


Per info:
Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca
tel. +39 0583 492180   www.luccamuseum.com  info@luccamuseum.com

Addetto Stampa Lu.C.C.A.
Michela Cicchinè  mobile +39 339.2006519 m.cicchine@luccamuseum.com



martedì 24 aprile 2018

I primi 50 anni di Sturmtruppen tra memoria e avanguardie

STRUMTRUPPEN © BONVI / EREDI BONVICINI.
Su gentile concessione degli Eredi Bonvicini.
Giovedì 26 aprile 2018, ore 18

I primi 50 anni di Sturmtruppen tra memoria e avanguardie

Galleria Civica di Modena
Palazzo Santa Margherita, Sala grande

Ingresso gratuito
 

Giovedì 26 aprile 2018, alle ore 18, nell’ambito della mostra Ad Reinhardt. Arte + Satira a cura di Diana Baldon, la Sala grande di Palazzo Santa Margherita ospita I primi 50 anni di Sturmtruppen tra memoria e avanguardie, un incontro con Sofia Bonvicini, Stefano Bulgarelli, Clod, Guido De Maria e Tuono Pettinato, moderata da Claudio Varetto.

A quasi cinquant’anni dalla creazione della prima striscia, l’appuntamento ripercorre la storia di Sturmtruppen, il celebre ciclo a fumetti di Bonvi (alias Franco Bonvicini, Modena 1941 – Bologna, 1995) divenuto, in tutto il mondo, sinonimo per eccellenza della satira antimilitare. Spesso caratterizzata da un umorismo anche feroce, la serie non mostra alcun segno del tempo per la critica rivolta al sistema gerarchico e alla follia della guerra, ancora di grandissima attualità.

L’incontro si pone come tributo all’universo di Bonvi e del suo Sturmtruppen, analizzando il passato e immaginando il futuro. Intervengono Guido De Maria, regista e amico di Bonvi, e Clod, storico collaboratore del cartoonist, che racconteranno aneddoti di quel periodo che vide la nascita dell’esercito più esilarante al mondo, con l’apporto critico di Stefano Bulgarelli (Museo Civico d’Arte di Modena), di Sofia Bonvicini (figlia dell’artista e art director del Gruppo Eredi Bonvicini) e Tuono Pettinato (celebre cartoonist), i quali approfondiranno la dimensione contemporanea del conflitto bellico nell’ambito delle illustrazioni e del fumetto, immaginando una nuova vita di Sturmtruppen fuori dalla dimensione fisica delle trincee, argomento oggetto di un recente Workshop presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Modera la conversazione Claudio Varetto, agente editoriale del gruppo Eredi Bonvicini dal 2014, in qualità di esperto e memoria storica di Bonvi.
 
Evento realizzato nell’ambito della mostra Ad Reinhardt. Arte + Satira (Galleria Civica di Modena, fino al 20 maggio) e organizzato in collaborazione con il Gruppo Eredi Bonvicini e Museo Civico d’Arte di Modena.
 




sabato 21 aprile 2018

Pittura Pittura! Femmine, pugili e anche un Papa

Dal 26 aprile al 18 maggio 2018 lo Spazio46 di Palazzo Ducale a Genova, ospiterà la mostra di Paolo Flores d'ArcaisPittura Pittura! Femmine, pugili e anche un Papa”. 

La mostra, curata da Virginia Monteverde, è il debutto nazionale di Flores d'Arcais, filosofo, ideatore di MicroMega e giornalista di chiaro impegno politico e sociale, in veste di artista.

Una passione, quella della pittura, che Paolo Flores d'Arcais coltiva fin dall'adolescenza e che negli anni si è concretizzata in una vasta produzione, finora tuttavia confinata alla stretta cerchia degli amici più cari. La mostra sarà inaugurata giovedì 26 aprile alle ore 18.00

Catalogo in mostra (edito da Liberodiscrivere© - Collana Art Commission)
Testi di Matteo Fochessati e Tomaso Montanari


mercoledì 18 aprile 2018

Vincenzo Marsiglia. Una storia tra Arte e Design

La mappa della Design Week milanese si arricchisce quest’anno di un "nuovo" quartiere: Romana Design District®. 

Un tempo fra le più popolari della città, oggi la zona che da Piazzale Lodi giunge a poche centinaia di metri dal Duomo è fra le più dinamiche dal punto di vista creativo, animata da un vivace fermento culturale e imprenditoriale. 

Un distretto ricco di contenuti e proposte, con radici profonde nella storia, ma proiettato verso l’innovazione. Non a caso agli inizi del Novecento proprio da Porta Romana partirono quel fervore industriale e quella spinta verso la modernità celebrati da Umberto Boccioni che in via Adige aveva lo studio. 

È per questo che, insieme al Design, l’Arte sarà l’altra grande protagonista di Romana Design District® grazie alla collaborazione con l’ Associazione Culturale Arteam che realizzerà un vero e proprio museo diffuso nelle location del circuito coinvolgendo giovani e talentuosi artisti selezionati fra i finalisti dell’Arteam Cup 2017. 

Vincenzo Marsiglia, Silvia Noferi, Daniele Nitti Sotres e Gianluca Patti saranno protagonisti in via Adige 11 nel nuovo progetto di Andrea Castrignano: Roof View 4.0. Sempre in Via Adige al numero 6 la sede di Scalise Costruzioni ospiterà le opere di Nicolò Quirico, Elisa Leonini e Andrea Cereda; mentre il laboratorio di TerrariumArt sarà la location che accoglierà le opere di  L’orMa. Nel nuovo mono brand di Avant Toi Home (in via Carlo Botta 8) saranno presenti Elisa Bertaglia e Giorgio Tentolini. Due le location di Corso Lodi: Lago Store (al numero 2) che presenterà le opere di Daniela Ardiri e Asako Hishiki; e Castoldi (al civico 9) che esporrà le creazioni di Thomas Scalco e Marco Grimaldi. …diDesign in Piazzale Lodi sarà lo scenario per le opere di Matteo Suffritti, Marcello De Angelis, Juan Eugenio Ochoa e Mattia Peruzzo.

Media partner di Romana Design District® il magazine Espoarte che, fino al 22 aprile 2018, trasformerà il dehors della Boutique Vergani di Corso di Porta Romana 51 nell’inedita Espoarte Lounge: uno spazio dedicato all’arte e al design in cui sarà possibile prendersi una pausa dai ritmi frenetici del Fuorisalone gustando un buon caffè con una fragrante fetta di Panettone Vergani e sfogliando Espoarte. Anche qui spazio alla creatività dell’artista Vincenzo Marsiglia che "vestirà" l'esterno della lounge con i colori di Romana Design District® declinati attraverso l’ormai celebre "Unità Marsiglia": la stella a quattro punte simbolo della sua espressione artistica. L’interior design sarà invece curato da Essent'ial, il marchio di arredamento e design da sempre attento al concetto di sostenibilità: nella lounge a disposizione degli ospiti anche due poltrone nate proprio della collaborazione tra l’azienda modenese e Vincenzo Marsiglia. 

All'interno di Espoarte Lounge, venerdì 20 aprile 2018, alle ore 17.00, si terrà la presentazione del nuovo numero della testata, Espoarte 101, e il talk " Vincenzo Marsiglia. Una storia tra Arte e Design" con interventi di Andrea Castrignano (interior designer), Umberto Cabini (imprenditore e presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro) e Riccardo Chiaveri (imprenditore). 

Per tutta la Milano Design Week il lungo boulevard che unisce Corso Lodi e Corso di Porta Romana si trasforma così nella "yellow line" della creatività che corre parallela al percorso della linea 3 della metropolitana meneghina e la rievoca anche nella scelta del colore "giallo Milano" per il logo di Romana Design District®.

In collaborazione con Arteam
Media Partner: Espoarte
Info: www.romanadesigndistrict.it

venerdì 13 aprile 2018

Le Identità Improbabili di Emanuela Fiorelli e Paolo Radi in mostra alla galleria FerrarinArte

Sabato 14 aprile alle ore 18.00, presso la galleria FerrarinArte, verrà inaugurata la mostra " Identità Improbabili" , organizzata da "FerrarinArte" e curata da Giovanni Granzotto, degli artisti Emanuela Fiorelli e Paolo Radi (dopo la recente esposizione presso i Musei di San Salvatore in Lauro, Roma).

Due artisti diversi, che però si completano, due raffigurazioni opposte che però si toccano, due artisti da sempre impegnati nel dare forma al rapporto tra l'uomo e lo spazio, inteso non solo dal punto di vista geometrico e concettuale, ma anche corporeo e percettivo.

Nelle opere dell'una la razionalità si sensibilizza, in quelle dell'altro la luce diventa armonia del visibile. Entrambi sono però accomunati da una ricerca che si interroga su ciò che appare e ciò che traspare. Gli artisti obbligano infatti gli spettatori ad avvicinarsi e a retrocedere dalle opere, "costringendoli" a cambiare di continuo il punto di vista, mettendo alla prova la propria percezione.

Sarà inoltre presentata "da 1848 a infinito", la nuova performance del gruppo Cappellani_Di Rienzo_Fiorelli. Il gruppo nasce nel 2012 (In-tensioni reciproche; Ad alta tensione) con l'idea di sperimentare il principio poietico della tensione attraverso una partitura a più livelli espressivi, dove l'installazione con le corde elastiche (Emanuela Fiorelli), le proiezioni grafiche e fotografiche (Massimo Cappellani) e la danza (Katia Di Rienzo) possono produrre un nuovo equilibrio estetico tra gestuale, visuale, architettonico e installativo. Si tratta di una ricerca artistica che incrocia visivo e performativo in una esplorazione delle diverse forme della tensione da quella oggettiva, sociale, a quella soggettiva, personale, ricreando lo spazio percettivo nel nesso 'installazione-gesto-immagine-movimento'.

Da 1848 a infinito è la fase 1.0 di un lavoro in progress che vuole mostrare 'la tensione tra' e 'l'intensità di' due forme di infinito: geometrico-matematico e politico-esistenziale, due possibili infiniti che incontrano il concetto di limite. Milleottocentoquarantotto metri di filo compongono la struttura elastica che disegna il simbolo matematico dell'infinito - ∞ - dove il corpo attraversa i limiti dello spazio a partire da cui produrre nuove forme; al tempo stesso, 1848 è anche una data storica, dove la costruzione dell'immagine vuole fare della poetica visuale una politica visiva, richiamando una dialettica storica in grado di 'rivoluzionare' il presente. Un particolare ringraziamento alla preziosa collaborazione di Mauro Vitturini che ha realizzato la struttura in metallo.

FerrarinArte
Via De Massari, 10
37045 Legnago VR
Tel. 0442 20741
Per info: www.ferrarinarte.it - info@ferrarinarte.it

Inaugurazione: sabato 14 aprile 2018 ore 18.00

mercoledì 11 aprile 2018

Parma 360. Festival della creatività contemporanea

Il 14 Aprile prende avvio la terza edizione di Parma 360. Festival della creatività contemporanea con una maratona cittadina di mostre ed eventi dalle 17 alle 24, alla presenza di artisti e curatori.



Nella città che è stata designata Capitale italiana della Cultura per il 2020, il Festival PARMA 360 inaugura mostre di pittura, fotografia, arte digitale, scultura alternate a concerti, performance e attività formative e laboratoriali che annoverano alcuni tra i nomi più rilevanti dell'arte contemporanea italiana, come Davide Coltro, Francesco Diluca, Franco Fontana, Giovanni Frangi, Pietro Geranzani, Carlo Mattioli, Ernesto Morales, Barbara Nati e Daniele Papuli.

Una novità di questa terza edizione è l'indagine sul tema della sostenibilità ambientale e del rapporto tra uomo, natura e paesaggio,  fil rouge che unisce tutte le mostre, le installazioni e gli eventi dell'iniziativa in un percorso esplorativo visionario e poetico.


Si parte ufficialmente alle 17 con la riaperturadi un vero e proprio gioiello cittadino: la crociera dell'Ospedale Vecchio in Oltretorrente, monumento dal riconosciuto valore storico.
Alla presenza del Sindaco Federico Pizzarotti e dell'Assessore Michele Guerra verranno inaugurati i progetti espositivi di quattro importanti autori italiani:

- Nell'ala lunga dell'Ospedale si apre la mostra Lotteria Farnese di Giovanni Frangi (Milano, 1959) costituita da venti teleri di grandi dimensioni con motivi paesaggistici disegnati su stoffa, che richiamano il famoso ciclo degli arazzi D'Avalos presenti nella Collezione Farnese al Museo di Capodimonte.
- Con il progetto La Forma e le Nuvole, a cura di Chiara Canali, il pittore argentino Ernesto Morales (Montevideo, 1974) riflette sulla natura ambivalente delle nuvole, elemento insieme celeste e terrestre, materiale e simbolico, metaforico e reale. Emblema dell'impermanenza delle cose e dell'incessante divenire del tempo, le nuvole sono testimoni di una temporalità lenta,quasi immobile, dalla lunghissima durata.
- Nella mostra Alla Deriva,curata da Camilla Mineo, le complesse composizioni digitali di Barbara Nati (Roma, 1980), pongono all'attenzione dell'osservatore la drammatica disparità tra le straripanti strutture realizzate dall'uomo con cemento, ferro e asfalto, e i malinconici ritagli di spazio dedicati alla natura.
- Sotto la volta centrale della crociera svettano le misteriose figure scultoree di Francesco Diluca (Milano, 1979), rappresentazioni dell'uomo contemporaneo spogliato da ogni orpello e ridotto in estrema sintesi al sistema circolatorio.


Si prosegue alle 18 nella Chiesa di San Quirino con la mostra Terre Piane, a cura di Chiara Canali, che mette a confronto le ricerche del maestro della fotografia di paesaggio Franco Fontana (Modena, 1933) e dell'inventore del quadro elettronico Davide Coltro (Verona, 1967).
Nello spazio ottagonale della chiesa le fotografie di Fontana esaltano l'espressione astratta del colore e le strutture geometriche trasformando i paesaggi in quadri astratti. Il colore diventa rivelazione, linguaggio attraverso cui esprimere paesaggi puri, dell'anima.

Segue alle 19 Carlo Mattioli nelle collezioni di Parma , a cura di Alberto Mattia Martini e Anna Zaniboni, in collaborazione con l'Archivio Carlo Mattioli, presso lo Studio Mattavelli Dottori Commercialisti Associati. Attraverso le opere di Carlo Mattioli, la mostra evidenzia il legame a doppio filo che l'artista ha sempre instaurato con la città di Parma e il conseguente rapporto privilegiato con i collezionisti parmigiani.

Alle 20 inaugurano i progetti collocati nella Chiesa di San Tiburzio, che fa parte del palazzo dell'Asp Ad Personam. L'esplosione dell'Uovo Cosmico di Pietro Geranzani (Londra, 1964) cambia la nostra percezione del soggetto. L'uovo è ed è stato in tutte le culture simbolo di perfezione e di vita.
Nella mostra Visioni Daniele Papuli (Maglie, 1971) sperimenta la produzione di carte a mano e dà vita a una grande installazione site-specific con diverse tipologie di materiale cartaceo naturale e di riciclo.

Alle 21 la notte prosegue nell'area dell'ex SCEDEP, in via Pasubio 3, progetto di riqualificazione urbana e rigenerazione culturale, con l'inaugurazione di mostre ed eventi dedicati al tema della Natura e della sostenibilità ambientale. In esposizione la mostra Global Warming di Lia Pascaniuc; i dipinti di Federica Poletti, Giacomo Mha, BLUXM Magni, Pepecoibermuda; l'installazione Rovina di Bonton Atelier d'Architettura; la micro-abitazione Tree House 8 mq di Enrico Galeazzi; il progetto di cooperazione tra fotografia e disegno del Collettivo ABC; la mostra L'Erbario Mancante di Luca Moscariello e Giacomo Cossio; la videoinstallazione di Rino Stefano Tagliafierro. Infine il progetto Colla, un Temporary Show Lab che si propone di trasformare lo spazio dell'ex Factory di Via Pasubio 3 in un punto d'incontro tra le varie attività artistiche, artigianali, produttive e progettuali.

Dalle 23 Opening Party all'insegna dei Sweet Life Society, i reinventori della moda dello swing.

Info: 
PARMA 360 Festival della creatività contemporanea
Parma, sedi varie
dal 14 aprile al 3 giugno 2018


Direzione artistica:
Camilla Mineo, Chiara Canali


Informazioni al pubblico e segreteria organizzativa:
info@parma360Festival.it
www.parma360Festival.it

Ufficio Stampa PARMA 360 :
Nora Comunicazione
info@noracomunicazione.it | www.noracomunicazione.it
Tel. 339 89 59 372

Comunicazione digitale:
Lampi. Comunicazione illuminata.
info@lampi.it | www.lampi.it




martedì 10 aprile 2018

Io e la Mamma al Circolo degli Artisti

Da sabato 14 a domenica 29 aprile, presso lo spazio espositivo del Circolo degli Artisti in Pozzo Garitta, 32  ad Albissola Marina (SV), si terrà una bipersonale degli artisti Ada Serpagli e Bruno Grisolia. Inaugurazione sabato 14 aprile alle ore 18.

Di seguito, la presentazione  e le considerazioni che l'artista Bruno Grisolia propone per l'esposizione di sua madre e sua, allacciandosi a quella che fu la sua esperienza infantile al fianco di una madre totalmente coinvolta nella "grande stagione albissolese".

“Io e la Mamma ” è una Mostra dove voglio accompagnare mia Madre ad esporre i suoi quadri, la prima Mostra insieme è stata a Cavenago Brianza, ora ad Albissola dove lei si è formata artisticamente.

Da piccolo mi ha accompagnato nelle botteghe, Alba Docilia, la Casa dell’Arte, Poggi, Mazzotti, la guardavo parlare con i Maestri di Albissola che era la Capitale della Ceramica.

Nello splendido spazio di Pozzo Garitta, mi ha trasmesso l’atmosfera creatrice bohémien di quelle mura, dove tanti Artisti sono passati.

Ora la voglio accompagnare io in questi angoli pieni di storia, Arte, ricordi felici, presentando al Circolo degli Artisti le sue tele dipinte con nostalgia,  con la forza dei colori delle ceramiche che aveva abbandonato ad Albissola con la sua giovinezza.

Io, dipingendo su tele i miei “Paesi Sognanti”, ai  suoi 10 quadri, contrappongo 10 miei piatti.

Ho cercato di far sentire la terra alle mie case con le uniche presenze di Luna e Sole, simboli dell’Amore, che si incontreranno nell’Eclissi." - Bruno Grisolia



Circolo degli Artisti  
Pozzo Garitta, 32  17012 Albissola Marina (SV)
               
www.circoloartistialbisola.it
circ.artistialbisola@libero.it




domenica 8 aprile 2018

Luca Freschi con Leftovers alla LM Gallery Arte Contemporanea

La LM Gallery Arte Contemporanea annuncia la mostra “Luca Freschi. Leftovers”, prima personale dell’artista in galleria dal 9 aprile al 12 maggio. L’evento si pone l’obiettivo di fornire uno sguardo sul percorso dello scultore, affiancando gli ultimi lavori a una produzione meno recente e, dunque, evidenziando l’evoluzione stilistica che ha contraddistinto la sua ricerca .

Luca Freschi (Meldola, 1982) indaga le possibilità della figura umana e dell’oggetto attraverso un uso ricorrente della ceramica e della terracotta. Le sculture dei primi anni mostrano un interesse vivo per volti e corpi di personaggi di cui vuole narrare una storia, attraverso lavori intrisi di riferimenti alla letteratura e ad altri campi, che si intrecciano con forme apparentemente fragili, ma che tuttavia conservano una coinvolgente forza espressiva. Nelle opere più recenti invece l’unicità della figura cede il posto a una visione più totale e inclusiva della scultura. Come recita uno dei testi della mostra: “La ricerca sulla traccia, lo scarto di un passato continua a essere materiale d'interesse nelle opere di Freschi, che ha via via intrapreso un percorso più complesso sulla scultura, intesa non come singola rappresentazione di una figura, bensì come installazione di molteplici parti che narrano una storia più indecifrabile a un primo sguardo, ma certo più ricca.”

Leftovers, letteralmente avanzi , fa riferimento proprio alla traccia e allo scarto, lasciati da un ricordo, dal passaggio di una o più persone, che con la loro vita quotidiana hanno lasciato dei resti all’epoca insignificanti, ma che col passar del tempo possono assumere un carattere quasi sacro. Leftovers è dunque ciò che resta di un passato che deve convivere col presente, anche se quel passato è spesso ricreato dalla mano dell’artista.


Luca Freschi. Leftovers
opening: 7 aprile 2018
dal 9 aprile al 12 maggio 

LM Gallery Arte Contemporanea
via Vincenzo Monti 8, Latina
info@lmgallery.it | www.lmgallery.it  

martedì 3 aprile 2018

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea partecipa alla 23a edizione di MIART

Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea partecipa alla 23a edizione di MIART nella sezione Established Contemporary, mettendo a confronto due esponenti del movimento Young British Artist: Gavin Turk e Jason Martin.

La scelta di proporre i due artisti inglesi riflette la ricerca che sta portando avanti la galleria di coniugare artisti che lavorano con medium più tradizionali, come la pittura, ad artisti che impiegano mezzi ed espressioni differenti. Gli artisti del movimento YBAs sono l’emblema di un gruppo artistico che ha coltivato esperienze umane profondamente divergenti, segnate da una visione del reale fortemente individuale e dall’impiego di differenti media artistici: dalla pittura e scultura, fino a installazione, fotografia, video, passando per disegno e incisione e l’utilizzo di materiali di riuso o non tradizionali come scarti.

Il progetto presentato a MIART vuole mettere in dialogo due tra i principali esponenti dei YBAs che affrontano corpo, paesaggio e spirito in maniera del tutto contrastante.

Gavin Turk (Guildford, 1967) fonda la sua ricerca sui temi dell'identità, dell'appropriazione e dell'ambiguità del ruolo dell'autore nell'arte contemporanea. Le strategie autopromozionali degli YBAs mettevano in questione l'identità dell'artista in una disciplina invasa dai media e dal mercato, e Turk ne fece poi la base della sua pratica artistica.

Mimmo Scognamiglio per Miart propone tre sue opere che mostrano e dimostrano proprio questi concetti: partendo dal dibattito modernista avviato da Duchamp, Turk si appropria di oggetti quotidiani -  come la gomma bucata di Flat Tyre del 2013 o il mucchio di ceneri di Burn Out del 2008, sculture entrambe in bronzo dipinto - per trasformarli in ready-made specchio di una società in bilico tra lusso e decadenza. Un’altra caratteristica di Turk è quella di appropriarsi dei lavori di altri artisti che hanno rivoluzionato il concetto di opera d’arte, semplificandoli a puri cliché stilistici o a stereotipi che diventano il suo tratto distintivo, quasi il suo marchio di fabbrica -  come Crumpled space del 2017 che fa il verso alle sculture di Donald Judd - per riflettere sull'autenticità e il valore di un’opera d'arte.



Le opere di Jason Martin (Isole Channel, Gran Bretagna, 1970) non fanno invece riferimento ad un luogo o ad un individuo specifico, ma restituiscono allo sguardo uno spirito vitale. Formatosi alla Goldsmith di Londra, lì conosce Damien Hirst ed entra nel gruppo degli Young British Artists, facendo così suo ingresso nel panorama artistico internazionale. Il suo lavoro, caratterizzato da un’inconfondibile impronta stilistica, coniuga l’atto pittorico con il dinamismo delle immagini, riflesso del bisogno incessante dell’artista di interrogarsi sulle infinite possibilità della pittura. La sua ricerca, attraverso diversi momenti, indaga le possibilità comunicative del colore: dalla sua capacità di generare riflessi luminosi, con le prime opere a olio, alla possibilità di assumere tratti brillanti e vellutati assieme, tratto distintivo dei lavori realizzati con le resine poliuretaniche, fino alle opere più recenti, dove spessi strati di colore si addensano in opere piene e corpose.