Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

martedì 31 gennaio 2017

L'’Italia di Magnum. Da Cartier-Bresson a Pellegrin

Proprio 70 anni fa - si era nel 1947 - sulla terrazza del Museo d’Arte Moderna di New York, nacque l'’agenzia fotografia Magnum. Si andava così concretizzando il progetto messo a punto da Robert Capa durante la guerra civile spagnola e discusso con altri fotografi come Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandivert. L'’esigenza era quella di salvaguardare il lavoro del fotografo, rispettandone dignità professionale, sia dal punto di vista etico che da quello economico. 

Attraverso la formula della cooperativa, i fotografi diventavano così proprietari del loro lavoro, prendevano decisioni collettivamente, proponevano autonomamente alle testate i propri servizi e mantenevano i diritti sui negativi, garantendo così una corretta diffusione delle loro immagini. 

Alcuni dei protagonisti individuarono specifiche aree geopolitiche e culturali di interesse: Cartier-Bresson sceglierà l'Asia (una scelta che lo porterà a compiere diversi viaggi in Cina, India, Birmania e Indonesia), Seymour si concentrerà sull'Europa, Rodger sull'Africa, mentre Capa, dall'America, sarà pronto a partire per ogni dove. L'’impegno in prima linea ha portato alla tragica scomparsa di due dei soci fondatori, Robert Capa e David Seymour, oltre che di un altro dei soci della prima ora, lo svizzero Werner Bischof, tutti vittime dei teatri di guerra degli anni Cinquanta.

Da quel giorno del 1947, le immagini di Magnum hanno connotato e cambiato la percezione della cronaca e della storia del mondo, narrando i grandi e i piccoli eventi dell'’umanità per un settantennio. E ancora oggi Magnum, con sedi a New York, Parigi, Londra e Tokyo resta, nonostante le innovazioni del mondo dell'’informazione, la fonte più autorevole di immagini del mondo.

Numerose le iniziative nel mondo in occasione del settantesimo anniversario di Magnum Photos, e anche in Italia, ben tre città – Torino, Cremona e Brescia – renderanno omaggio alla più storica e autorevole agenzia fotografica internazionale.

A Torino, Camera - Centro Italiano per la Fotografia, festeggia la ricorrenza con la mostra L'’Italia di Magnum. Da Cartier-Bresson a Pellegrin (2 marzo – 21 maggio 2017), a cura di Walter Guadagnini con la collaborazione di Arianna Visani. Venti sono gli autori (tra cui Robert Capa, David Seymour, Elliott Erwitt, Herbert List, Ferdinando Scianna, Martin Parr) chiamati a raccontare eventi grandi e piccoli, personaggi e luoghi dell'Italia dal dopoguerra a oggi, in un affascinante intreccio di fotografie iconiche e di altre meno note.

Al Museo del Violino di Cremona, a cura di Marco Minuz, i 70 anni di Magnum danno vita a “Life – Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia” (4 Marzo – 10 Giugno 2017). In mostra fotografie di Eve Arnold, Werner Bischof, Bruno Barbey, Cornell Capa, Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, Bruce Davidson, Elliott Erwitt, Ernst Haas, Philippe Halsman, Inge Morath, Dennis Stock. La mostra, per la prima volta, analizza il racconto fra celebri reportage realizzati dai membri di Magnum Photos e il settimanale illustrato americano dove essi vennero pubblicati .

Terzo appuntamento a Brescia. Dove, dal 7 marzo, prenderà vita la prima edizione di “Brescia Photo Festival 2017” dove Magnum sarà raccontata da ben tre mostre: “Magnum First”, al Santa Giulia e sino al 3 settembre, ripropone, per la prima in Italia, le 83 stampe vintage in bianco e nero di Henri Cartier-Bresson, Marc Riboud, Inge Morath, Jean Marquis, Werner Bischof, Ernst Haas, Robert Capa e Erich Lessing. Sempre a Santa Giulia ci sarà anche “Magnum - La première fois” con i servizi che hanno reso celebri 20 grandissimi fotografi Magnum, tramite proiezioni e stampe originali. Inoltre, nella sede della Camera di Commercio di Brescia, sarà possibile ammirare per la prima volte le proiezioni di Brescia Photos, tre reportage su Brescia ed il suo territorio realizzati nel 2003 da tre celeberrimi reporter Magnum: Harry Gruyaert, Alex Majoli e Chris Steele-Perkins.


Per ulteriori informazioni
www.camera.to
www.bresciamusei.it
www.museodelviolino.org


Segnalato da : Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499.
Referente Roberta Barbaro: gestione3@studioesseci.net


sabato 28 gennaio 2017

Le Istantanee di Alessandra Rovelli al Calisto cafè di Vailate

Mostra personale di Alessandra Rovelli dal 31 gennaio al 19 febbraio 2017 , presso Calisto cafè di Vailate (CR), dal titolo 'Istantanee'.

"L’allestimento vedrà la presenza di una ventina di opere dell’artista rivoltana, perlopiù orizzonti industriali, sui quali aleggia la suggestione della neve, caduta e attesa. Sono opere materiche nelle quali si incontrano la libertà espressiva di Kiefer, con i suoi orizzonti remoti, e la genialità materica del lombardo Ennio Morlotti, distese in strutture compositive semplificate, dove l’essenzialità delle linee e la monocromia insegue il sentimento del paesaggio più che la sua descrizione. Saranno presenti anche opere che attestano il passaggio ad un’espressività coinvolgente il colore e la ricerca della resa luministico-atmosferica in alcune piccole tele, che ritraggono scorci di interni metropolitani." - Silvia Crippa



Alessandra Rovelli - Istantanee
CALISTO CAFE'
Vailate (CR) - dal 31 gennaio al 19 febbraio 2017
Via Alessandro Manzoni 2 (26019)
+39 036384077
calistocafe@alice.it

giovedì 26 gennaio 2017

Musei da favola

Dopo il successo dei primi quattro anni, il Dipartimento Scuola e Giovani delle Gallerie degli Uffizi, in collaborazione con la Fondazione Ferragamo e con la partecipazione di Museo Nazionale del Bargello e Museo Archeologico Nazionale (Polo Museale della Toscana), ripropone e sviluppa ulteriormente il progetto “Musei da favola”.

Il programma di itinerari didattici dedicati alle famiglie, proposto per la prima volta nel 2013 prendendo spunto dai temi presenti nella mostra Il calzolaio prodigioso organizzata dal Museo Salvatore Ferragamo, si arricchisce ora del nuovo percorso La moda specchio del gusto e del vivere presso la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. 

Le famiglie sono invitate a Una passeggiata incantata al Giardino di Boboli, entrare a Palazzo Pitti ne La Casa del Principe e visitarne la collezione alla Galleria degli Uffizi con I quadri raccontano una storia, tutti momenti educativi per conoscere e iniziare a comprendere il valore del nostro immenso patrimonio storico-artistico.

Grandi e piccoli avranno l’opportunità di lasciarsi affascinare dalle Storie di angeli, santi ed artigiani rappresentate nelle sculture di Orsanmichele, tra cui il celebre San Filippo (protettore dei calzolai), per poi recarsi al Museo Salvatore Ferragamo dove i bambini potranno vedere Mastro Calzolaio al lavoro e mettere alla prova la loro creatività realizzando un sandalo nello speciale “Laboratorio” appositamente allestito. 

Nel percorso Il Vaso François. Un vaso antico racconta, organizzato presso il Museo Archeologico Nazionale (Polo Museale della Toscana), le famiglie potranno inoltre scoprire le favole che si narravano nell'antichità, ovvero le avventure mitiche degli dei e degli eroi, raccontate mirabilmente in immagini dalle sculture e dalle pitture vascolari. 

Partecipando a Giochi di equilibrio al Museo Nazionale del Bargello grandi e piccini potranno scoprire come i grandi artisti del passato hanno affrontato il problema dell’equilibrio nelle loro sculture.

Gli incontri, disponibili esclusivamente su prenotazione, sono rivolti a bambini e ragazzi da 7 a 14 anni accompagnati dai familiari (con pagamento del biglietto di ingresso ai musei per gli accompagnatori di età superiore ai 18 anni; ingresso gratuito al Museo Salvatore Ferragamo).
Il programma completo è disponibile sia sul sito web delle Gallerie degli Uffizi (www.uffizi.it) sia sul sito della Fondazione Ferragamo (www.fondazioneferragamo.it).

Le prenotazioni saranno aperte da lunedì 30 gennaio ore 9.00 e dovranno pervenire preferibilmente via e-mail. 
Per informazioni e prenotazioni: 
Gallerie degli Uffizi 
Dipartimento Scuola e Giovani 
uffizigiovani@beniculturali.it 
prenotazioni telefoniche (lunedì e giovedì ore 10-13) tel. 055 284272

mercoledì 25 gennaio 2017

Rita Kernn-Larsen. Dipinti surrealisti


"Il periodo surrealista fu straordinario […] il periodo migliore della mia vita d'artista. "Rita Kernn-Larsen

Si tratta di un inedito approfondimento dedicato all’arte surrealista di Rita Kernn-Larsen, rinomata pittrice danese. La mostra Rita Kernn-Larsen. Dipinti surrealisti, a cura di Gražina Subelytė, Curatorial Assistant della Collezione Guggenheim, è un’esposizione, intima e raccolta, che inaugura le due nuove sale espositive del museo, le “Project Rooms”: spazi destinati ad accogliere progetti espositivi raccolti e mirati, finalizzati ad approfondire il lavoro di un artista, o specifiche tematiche legate alla produzione artistica di un determinato interprete del XX secolo, legato alla collezione di Peggy.

Rita Kernn-Larsen. Dipinti surrealisti 

25 febbraio – 26 giugno 2017
A cura di Gražina Subelytė
Project Rooms, Collezione Peggy Guggenheim

#KernnLarsen



martedì 24 gennaio 2017

Nuove proposte e progettualità per LUCCA ART FAIR

Seconda edizione di LUCCA ART FAIR che, diretta da Paolo Batoni, presidente dell’associazione culturale Blob ART, si preannuncia ricca di nuove proposte e progettualità. 

La fiera, nata dall’esigenza sempre più forte di creare un tessuto connettivo tra le molteplici esperienze artistiche del territorio, è divenuta un essenziale punto d’incontro e di scambio di informazioni per tutti gli operatori e le realtà che operano con riconosciuta qualità nel mondo dell’arte contemporanea. In un’ area in cui sono presenti esperienze culturali ed economiche importanti, Lucca si presenta come la città ospitante più dinamica e ricettiva per nuovi esperimenti artistici della Toscana. 

Attraverso la partecipazione di partner riconosciuti, una seria selezione delle gallerie da parte del comitato organizzativo, servizi a disposizione dei visitatori, LUCCA ART FAIR mette in scena l’inaspettato del mondo dell’arte, creando un imperdibile evento in una regione che sta divenendo il vero laboratorio culturale italiano.

Ad accompagnare questo nuovo appuntamento ospitato nel Polo Fiereistico di Lucca (ex fabbrica Bertolli), saranno presenti tre sezioni: una Main Section, una Temporay Art Zone, sezione nata per provocare un cortocircuito illuminante che pone particolare attenzione alle gallerie con proposte più innovative, e un nuovo Spazio Editoria.

Novità di questa edizione sarà il Premio LUCCA ART FAIR riservato agli under 35 presentati dalle gallerie della fiera e finalizzato al sostegno dei giovani artisti.

LUCCA ART FAIR sarà completata con una serie di progetti collaterali come le visite guidate agli stand della fiera, curate da Francesca Baboni, per avvicinare l’arte al grande pubblico, ai collezionisti che desiderano approfondire e ai giovani che vogliono intraprendere la strada del collezionismo. Il progetto sarà preceduto nei prossimi mesi da alcuni incontri con le professionalità coinvolte nel contemporaneo, per fornire così una guida essenziale a chiunque voglia addentrarsi nel mondo del collezionismo di arte.

Nelle giornate di Sabato e Domenica saranno inoltre organizzati dei laboratori didattici per bambini da 6 ai 10 anni; questo, progetto denominato KidsLAB, accoglierà i partecipanti in uno spazio creato appositamente per loro e allestito in collaborazione con la Fondazione centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti.

Ulteriore novità sarà l’Art Night , prevista per sabato 7 maggio, in cui verranno presentati eventi performativi all’interno della fiera e uno specifico evento gourmant che coinvolgerà i galleristi e il pubblico. Confermati anche in questa seconda edizione incontri, presentazioni e talks che coinvolgeranno curatori, giornalisti e ospiti speciali, promossi dalle maggiori realtà dell’arte italiana.

Accanto all’offerta espositiva di LUCCA ART FAIR, dal 2 al 7 maggio, la città diventerà protagonista con il progetto Lucca in/off, contenitore degli eventi culturali che si svolgono in città durante la fiera e che troverà nel Loggiato di Palazzo Pretorio in Piazza San Michele il suo punto d’incontro con un programma di performance e relazioni con il pubblico.
  
Stay  tuned!
Application deadline: 1 marzo 2017

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
TEMPORANEA ORGANIZZAZIONE EVENTI
corso Amedeo 118
57125 Livorno
T +39 0586881165
E info@luccaartfair.it


lunedì 23 gennaio 2017

RAID – Museo per Piccioni

Raid | Museo per Piccioni
16 incursioni d’artista in diretta streaming

Alessandro Brighetti | Giulio Cassanelli | CCH | Marco Ceroni | Max Coppeta | Fabrizio Cotognini | Arthur Duff | Matteo Fato | Andrea Nacciarriti | Roberto Paci Dalò | Francesca Pasquali | Ivana Spinelli | Giuseppe Stampone | Laura Renna | Giovanni Termini | Ciro Vitale


Bologna, sabato 28 gennaio 2017 ore 10.00 su www.fatstudio.org


La periferia è il centro. 
Lavorativo, logistico, operaio ed operativo, artigianale, agricolo, il centro produttivo di un tessuto sociale ed economico slabbrato e sfibrato. Attraversarla è farsi attraversare da una impietosa sensazione di sfaldamento, crivellata di piccoli buchi neri sparsi a polline sull’intero paesaggio. Simbolo sgretolato del tracollo economico/sociale della nostra epoca, questi mausolei industriali investono gli artisti col proprio fascino, artisti ai quali dovrebbe essere affidato onore ed onere della riqualificazione di tali aree.

Il progetto artistico prevede l ’incursione in una specifica industria dismessa dell’hinterland bolognese, smisurata tanto nelle dimensioni quanto nel senso di abbandono repentino, da parte del gruppo di artisti il giorno sabato 28 gennaio 2017. Ogni artista, stabilita la propria sala, è invitato ad interpretarla con il materiale recuperato in loco, senza alcun limite o vincolo espressivo, nell’arco di 6 ore. Nulla di invasivo, strutturale o vandalico è contemplato. 

Tutte le opere site specific sono destinate ad essere abbandonate a loro volta, un’offerta sull’altare del genio umano, sublimando la struttura in un interno di tomba faraonica, un museo per piccioni. Non un epitaffio, piuttosto l’auspicio di un altro battesimo. Un atto simbolico ed estemporaneo, teso a celebrare le vestigia di un’italianità gloriosa, attraverso la riformulazione delle proprie rovine. Un mandala all’industria. Incorporeità dell’esibizione per una rugginosità delle opere. Strutturata come atto d’offerta e non finalizzata al concetto di esposizione, l’azione sarà fruibile esclusivamente via web, terreno neutro ed emblematico per accogliere un’Incursione che non si risolve o inscrive in un’unica definizione di opera, quale scultura, installazione, happening, performance o street art, pur comprendendole tutte. L’Arte è qui condivisa come atto e attimo sublime.

La fruizione dell’operazione artistica sarà tascabile e ubiqua, strutturata esclusivamente nella modalità della diretta streaming. Ogni artista sarà dotato di una webcam full-HD e associato ad un canale nominale per la diretta online. Il sito www.fatstudio.org accoglierà la griglia dei partecipanti, offrendo al pubblico una panoramica costante dello sviluppo dei singoli inter venti. 
RAID - Museo per piccioni è un approccio che intende portare alla luce la poliedricità della pratica artistica, espressa in un arco di tempo limitato e sottolineata da una regia intima, e la capacità di aggregazione e creazione degli artisti, in un contesto celebrativo e scevro dalle dinamiche di mercato. L’azione si svolgerà la mattina di sabato 28 gennaio, dalle 10:00 alle 16:00. Questo lasso di tempo è funzionale alle ore di luce. Dalle 16:00 del sabato 28 alle 22:00 della domenica 29, l ’azione verrà riproposta ogni 6 ore sul sito, per un totale di 5 ripetizioni.

RAID – Museo per Piccioni è un progetto dell’Ass. Culturale fAt Ass. in sinergia con gli artisti coinvolti. Il fAt Studio è l’artist run space condotto da Alessandro Brighetti e Giulio Cassanelli, a Bologna. L’Incursione è un progetto aperto ad accogliere ogni artista ne condivida gli intenti ed è concepita per essere un format riproducibile in ogni città ospitante una rassegna o fiera internazionale d’arte contemporanea, nella speranza radichi in terreni sempre più estesi.



sabato 21 gennaio 2017

Arte e Fotografie negli archivi di Giorgio Castelfranco e Rodolfo Siviero

Da alcuni anni la Regione Toscana, in occasione del Giorno della Memoria, organizza insieme all'Università di Harvard una mostra in ricordo di Giorgio Castelfranco, l'importante storico e critico d'arte che abitava nel villino di Lungarno Serristori nel periodo tra le due guerre e che a causa della sua origine ebraica fu perseguitato al tempo delle leggi razziali. 

La mostra di quest'anno, curata da Elisabetta Accorsi, pone a confronto il materiale fotografico dell'archivio di Castelfranco con quello del successivo proprietario del villino di Lungarno Serristori e suo amico, Rodolfo Siviero.

Arte e Fotografie negli archivi di Giorgio Castelfranco e Rodolfo Siviero
MUSEO CASA RODOLFO SIVIERO
Firenze - dal 21 gennaio al 21 febbraio 2017
Lungarno Serristori 1/3 (50125)
+39 0554382652 , +39 0554382680 (fax)
casasiviero@regione.toscana.it
www.museocasasiviero.it

giovedì 19 gennaio 2017

La Collezione Farnesina in mostra


Da Kounellis a Vedova, da Pistoletto a Dorazio. Dopo il Palazzo del Quirinale il Touring Club Italiano accoglie il pubblico, con i suoi Volontari per il Patrimonio Culturale, al Palazzo della Farnesina e alla raccolta d'arte contemporanea conservata nelle sale di rappresentanza e nei corridoi della sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

 
I volontari, tra i quali molti sono studenti delle principali università romane, accoglieranno i visitatori, per la prima volta il 27 gennaio, e successivamente ogni ultimo venerdì del mese (24 febbraio, 31 marzo, 28 aprile, 26 maggio, etc). Le visite si terranno dalle 9 alle 16 con prenotazione su www.collezionefarnesina.esteri.it.

  La Collezione Farnesina nasce nel 2000 su iniziativa dell'allora Segretario Generale Ambasciatore Umberto Vattani, per sottolineare un preciso indirizzo progettuale del Ministero, che ha fatto della ricerca artistica contemporanea un ambito d'intervento strategico della propria politica culturale. Alcuni dei più famosi artisti in collezione sono: Kounellis, Novelli, Vedova, Pistoletto, Mauri, Alviani, Marini, Martini, Dorazio, Accardi, Sanfilippo, Spalletti, Merz, Rotella, Fioroni, Maselli, Varisco, Garutti, Galliani, Tirelli, Nunzio, Favelli, Ruffo e Pietrella.

    "Siamo molto orgogliosi della collaborazione con il Ministero per l'apertura alle visite del Palazzo della Farnesina - afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - un incarico di grande prestigio che ci è stato affidato, dopo quello per l'apertura alle visite del Palazzo del Quirinale, e che ci permette di restituire agli italiani e ai turisti una parte significativa del nostro patrimonio artistico".

(ansa)

mercoledì 18 gennaio 2017

ARTMOVIE_Sull’orlo della gloria. La vita e le opere di Pino Pascali

Il film documentario di Maurizio Sciarra, realizzato da un’idea di Anna D’Elia, è un omaggio all’artista. La Fondazione Pino Pascali lo presenta il 21 gennaio alle 19

La Fondazione Pino Pascali inaugura il 2017 con la presentazione e la proiezione il 21 gennaio alle ore 19 del film documentario Sull’orlo della gloria. La vita e le opere di Pino Pascali, firmato dal regista Maurizio Sciarra, da un’idea della critica d’arte Anna D’Elia e sostenuto da Apulia Film Commission. Il film, che sarà presentato dalla direttrice del Museo, Rosalba Branà, nell’ambito di ArtMovie il ciclo di appuntamenti dedicati alla relazione tra arte contemporanea e cinema promossi dalla Fondazione Pino Pascali, e raccontato da Sciarra e D’Elia, è un omaggio a Pino Pascali girato in Puglia, a Roma, Parigi, Londra, New York, nato con l’obiettivo di ricostruire la vicenda umana e artistica dell’artista, morto tragicamente nel 1968 a soli 33 anni e del quale la Fondazione, che ospita l’evento, porta il nome.

"Sull’orlo della gloria", con la partecipazione dell’attrice Paola Pitagora, mette in luce le diverse anime di Pascali: attraverso le persone che sono entrate in contatto con lui intervistate nei luoghi dove l’artista è vivo grazie alle sue opere, emerge il suo mondo innovativo e geniale, l’azione di un precursore di tendenze e movimenti. 

Tra i personaggi coinvolti ci sono la storica dell’arte Angela Rorro, che si sofferma sulle principali questioni storiche e interpretative legate all'opera di Pascali; l’artista e gallerista Topazia Alliata che rivela nel film alcuni aspetti segreti e sconosciuti della vita di Pascali. Lo scenografo Dante Ferretti testimonia sull’anima da scenografo di Pascali e del loro incontro negli studi Rai, mentre lo storico dell’arte Vittorio Rubiu esprime la sua opinione in merito allo spinoso problema legato al rifacimento di sue opere effimere. 

Il critico d’arte Pietro Marino affronta invece il rapporto di Pascali con la cultura mitica e le radici mediterranee, mentre l’artista Claudio Palmieri rifà una delle "Ragnatele" negli spazi della Fondazione Pascali di Polignano a Mare. Il restauratore della Gnam – Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, Rodolfo Corrias racconta le difficoltà legate al restauro e alla manutenzione delle opere di Pascali con particolare riferimento all’opera “32 mq di mare circa”. Fabio Sargentini, storico gallerista de L’Attico, Roma, reca testimonianza sulla vita artistica di Pascali nelle sue diverse fasi e racconta numerosi episodi della loro amicizia. Non mancano i racconti della scrittrice Toni Maraini e del critico d’arte Alberto Boatto, entrambi compagni di strada dell’artista.

Michelangelo Pistoletto, infine, riannoda le fila che legavano, a metà degli anni sessanta, le ricerche artistiche degli artisti romani e dei torinesi, ricordando l'incontro personale con Pascali nel 1966 prima a Roma e poi a Torino, dove grazie al suo intervento il gallerista Gian Enzo Sperone organizzò la mostra sulle opere del ciclo “Armi”.

A Pino Pascali mi lega un’antica passione. – racconta il regista Maurizio Sciarra - Ho amato le sue opere da quando ho avuto l’età della ragione artistica, da quando il mio approccio alla fotografia è stato mediato dalla passione per l’arte contemporanea. Le sue opere dissacranti, profonde ma insieme divertenti, punto di incontro tra rottura degli schemi dell’arte così come era fino a quel momento e ricerca di linguaggi nuovi, mi hanno subito attratto. I materiali da lui utilizzati, oggetti comuni trasfigurati, materiali di ogni giorno decontestualizzati, mi facevano pensare a come tutto ciò che abbiamo banalmente sotto gli occhi può trasformarsi in arte, se una forte idea e una forte volontà lo decidono.

Il documentario è prodotto da Francesco Lopez, Leonardo Paulillo, Tore Sansonetti, Maurizio Sciarra per Oz Film in ass. con l’Associazione Culturale Fuoricentro ed il sostegno di Apulia Film Commission.


Credits
Prodotto da Francesco Lopez, Leonardo Paulillo, Tore Sansonetti, Maurizio Sciarra
Una produzione Oz Film in ass. con l’Associazione Culturale Fuoricentro. 
Da un’idea di Anna D’Elia 
Regia – Maurizio Sciarra
Soggetto e sceneggiatura – Anna D’Elia, Maurizio Sciarra
Direttore della fotografia – Federico Annicchiarico, Guglielmo Bianchi
Fonico – Corrado Riccomini, Luca De Marinis, Renato Minichelli, Jerome Ayasse
Montaggio – Letizia Caudullo
Musiche – Lele Marchitelli
Con il sostegno di Apulia Film Commission e la partecipazione di Paola Pitagora
Distribuzione – Oz Film

Presentazione e proiezione: 
21 gennaio ore 19. Intervengono Maurizio Sciarra e Anna d’Elia. 
Fondazione Pino Pascali
Via Parco del Lauro, 119 – 70044 Polignano a Mare (BA) – ITALY +39 080 4249534
www.museopinopascali.it

Ingresso gratuito su prenotazione (fino a esaurimento posti): stampa@museopinopascali.it
press: Santa Nastro snastro@gmail.com +39 3928928522

lunedì 16 gennaio 2017

Devin Kovach - An Eye Wide Open

L’Intragallery di Napoli ha il piacere di annunciare il secondo appuntamento della serie di mostre “Giovani artisti americani in Italia”, presentando il lavoro di Devin Kovach.

La mostra, curata da Pia Candinas, sarà inaugurata il 19 gennaio 2017 alle 11.00, e rimarrà aperta fino al 18 febbraio 2017.

L’artista ha trasformato lo spazio della galleria in un’istallazione che manipola la luce dirigendo la nostra attenzione verso proiezioni filmiche, stampe, disegni, fotografie e oggetti tridimen- sionali. Un piccolo modello di un panorama arrotondato ci ricorda che il nostro campo visivo è in realtà l’interno di una sfera, dal cui centro noi guardiamo verso ’esterno.

La rappresentazione bidimensionale è resa possibile dal posizionamento di un piano (“picture plane”) che serve ad appiattire un piccolo ritaglio in un’ampia sfera. Tracciando un paesaggio su una lastra di plexiglas con un attrezzo fatto in casa, Devin crea un’immagine unica per un occhio diretto lungo una determinata linea visiva attraverso quella specifica finestra. Utilizzando materiali semplici e un equipag- giamento rudimentale secondo lo spirito del fai da te, dimostra che nessuna realtà oggettiva e classica può esistere al di fuori dell’esperienza-corpo registrata in un istante spaziale e temporale particolare. Il suo lavoro mostra anche come uno specifico punto di osservazione riveli la soggettività ed evenienza nell’esperienza umana.

Parole dell’artista: “... è noioso e scomodo. L’occhio comincia a bagnarsi di lacrime sotto lo sforzo di una prolungata messa a fuoco. L’inspirazione e l’espirazione o una casuale brezza o una volata di vento sono sufficienti a far perdere il punto di osservazione e a dover ricominciare la procedura da capo. Ciò nondimeno, quando l’occhio si distoglie e l’osservatore si allontana, rimane sulla lastra una trascrizione delle particolari condizioni spaziali del punto di osservazione dal quale si stava guardando”.

Kovach è affascinato dal modo in cui la luce rende le forme visibili nello spazio. Al contrario dei suoi disegni, che utilizzano il linguaggio astratto e “spirituale” della linea, le sue stampe fotografiche di semplici oggetti e di spazi interni, resi entrambi visibili e quasi invisibili da una luce accecante ed obliqua, si basano sul blu chiaroscuro della antica tecnica della cianotipo. Il sorprendente risultato è assicurato dal contrasto tra le cose reali e solide catturate dalla fotocamera in un momento reale del tempo-spazio, e l’astratta tensione ottenuta attraverso una composizione classica, quasi costruttivista.

Devin Kovach - An Eye Wide Open
a cura di Pia Candinas

Vernissage
21 gennaio, 2017 dalle 11.00 alle 13.30
21 gennaio - 18 febbraio, 2017

Orario galleria: dal martedi al venerdi 10.30/13.30 e 16.30/19.30, sabato 10.30


sabato 14 gennaio 2017

I buoni propositi del 2017

Dal 14 gennaio al 16 febbraio 2017 ExpArt Studio&Gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “I buoni propositi”, mostra collettiva a cura di Silvia Rossi.

L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al mercoledì con orario 15/19, dal giovedì al sabato con orari 9,30/12 e 15/19, o su appuntamento.

Sabato 14 gennaio , dalle ore 17, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge. 

LA MOSTRA:
La prima mostra del 2017 a ExpArt Studio&Gallery vuole giocare con uno dei temi che accompagna ogni inizio d'anno: “I buoni propositi”.

A seguito della open call dello scorso dicembre sono stati selezionati 13 artisti: Mattia Baraldi, Emanuela Battista, Valentino Bruschi, Giorgio Casarin, Carlotta Castelletti, Stefania Chiaraluce, Carloluigi Colombo, Valeria Di Ponio, Elia Fiumicelli, Pinella Palmisano, Paolo Pozzi, Tamara Valkama e Andrea Vitali.

Ciascuno, con il proprio stile e la propria poetica, ci racconta una piccola parte del suo mondo. Le opere presentate – pitture, sculture, foto e collage – si interfacciano tra loro in una dimensione che ha dell'onirico, composta di scenari quotidiani come di visioni surreali.
Le tematiche affrontate risultano eterogenee ma cionondimeno esse interagiscono e si completano l'una con l'altra, ruotando prevalentemente intorno ai temi della società e dell'umanità che in esse si riversa.

La riscoperta del passato, la lettura, l'inclusione sociale, la disabilità, la donna, l'immigrazione, la rinascita in un mondo nuovo... questi sono alcuni dei temi che sono stati scelti dagli autori. I differenti soggetti si amalgamano e si interlacciano in quelli che diventano poi gli argomenti dominanti: l'andare oltre, il ripartire dalla situazione attuale con forza, la voglia di estrapolarne il meglio per proiettarlo in un ideale futuro, dove l'uomo riesca finalmente a esprimersi attraverso i propri aspetti più validi.

LA GALLERIA:
Fondata nel dicembre 2010, ExpArt Studio&Gallery è il punto di riferimento per l'arte contemporanea nella valle del Casentino, perfettamente intersecata tra Firenze e Arezzo.
Nasce con l'idea di creare un "Centro per l'Esposizione e la Divulgazione dell'Arte Contemporanea" in un territorio con un grande retaggio sia storico sia artistico come quello del Casentino.
ExpArt Studio&Gallery si pone come punto di congiunzione tra questi due mondi, esponendo principalmente opere di autori emergenti nel medioevale centro storico di Bibbiena, creando una vetrina sul mondo dell'arte contemporanea, in grado di offrire ai suoi visitatori un'ampia visuale di quello che propone oggi il "fare arte", attraverso la continua ricerca tra giovani talenti e artisti affermati.
www.expartgallery.com

I buoni propositi
EXPART
Bibbiena (AR) - dal 14 gennaio al 16 febbraio 2017
Via G. Borghi 80 (52011)
+39 3281126628
expart.info@gmail.com

venerdì 13 gennaio 2017

“Il buon secolo della pittura senese. Dalla Maniera moderna al Lume Caravaggesco”.


La grande esposizione, che aprirà i battenti il 18 marzo 2017, è dedicata a “Il buon secolo della pittura senese. Dalla Maniera moderna al Lume Caravaggesco”. A curarla un’'ampia équipe di esperti presieduta da Antonio Paolucci.
 
Si tratta di un progetto nato dalla volontà di tutte le istituzioni territoriali, con l'’obiettivo di mettere finalmente in luce gli interpreti della pittura in terra di Siena tra i primi del ‘500 e la seconda metà del 1600. Artisti di eccellente e spesso notevolissimo livello, ancora non tutti compiutamente studiati e conosciuti.
La mostra sarà strutturata in tre diverse sezioni, divise cronologicamente in relazione alla presenza di opere d'’arte già esistenti in loco.
 
Domenico Beccafumi, l'’artista da giovane
MONTEPULCIANO, Museo Civico Pinacoteca Crociani.
Partendo dal felice ritrovamento di un’'opera documentata dell’'attività giovanile di Domenico Beccafumi, la S. Agnese Segni del Museo Civico, la sezione si occupa di illustrare, dapprima, i documenti e le testimonianze che hanno reso possibile la nuova attribuzione e, successivamente, di analizzare le notevoli problematiche inerenti la personalità artistica del  giovane Beccafumi,  ospitando un nutrito numero di sue opere assieme a capolavori del Sodoma, di Girolamo Genga, Fra’ Bartolomeo, Andrea del Brescianino, Girolamo di Giovanni del Pacchia e Lorenzo di Mariano detto il Marrina, protagonisti dell'’ambiente artistico senese nel primo decennio del’ 500.
 
Dal Sodoma al Riccio: la pittura senese negli ultimi decenni della Repubblica
SAN QUIRICO D’ORCIA, Palazzo Chigi Zondadari
Il dipinto attorno al quale si dipana il percorso è la Madonna col Bambino e i Santi Leonardo e Sebastiano di Bartolomeo Neroni detto il Riccio, appartenente alla Compagnia del Santissimo Sacramento di San Quirico d’Orcia. La sezione prende quindi in esame il periodo artistico che va dalla tarda attività del Sodoma, di cui sono presenti diverse e importanti opere, comprendendo anche dipinti eseguiti da significative personalità quali Giorgio di Giovanni, Marco Pino e Giomo del Sodoma, per concludersi con un'’ampia rassegna dedicata alla notevole produzione di Bartolomeo Neroni detto il Riccio.
 
Francesco Rustici detto il Rustichino, caravaggesco gentile e il naturalismo a Siena
PIENZA, Conservatorio S. Carlo Borromeo
La presenza, nella chiesa di S. Carlo Borromeo a Pienza, di una splendida pala di Francesco Rustici raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Carlo Borromeo, Francesco, Chiara, Caterina e Giovanni Battista, permette di costruire attorno a quest'’opera una interessante esposizione riguardante principalmente l'’attività del Rustichino, di cui sono presenti, riuniti insieme per la prima volta, diversi capolavori. La sezione si prefigge anche lo scopo di illustrare l’'ambiente familiare in cui avvenne la prima formazione del pittore, con dipinti di Alessandro Casolani e Vincenzo Rustici, proponendo anche opere di quelle personalità artistiche che tanta importanza ebbero nella sua evoluzione stilistica, quali, ad esempio, Orazio Gentileschi e Antiveduto Gramatica e si chiude con una rassegna di dipinti eseguiti da pittori senesi suoi contemporanei come Rutilio e Domenico Manetti, Bernardino Mei, Astolfo Petrazzi e Niccolò Tornioli che, in misura diversa tra loro, subirono l'’influsso della pittura naturalista.
 
Tutte e tre le sezioni, ed è una caratteristica importante del progetto, si aprono al territorio. Invitano cioè il visitatore ad andare alla scoperta di altre opere custodite da pievi, monasteri, conventi, palazzi, piccoli borghi del meraviglioso territorio della Val d’Orcia. Un’occasione imperdibile per chi voglia scoprire i tesori conservati nei luoghi più segreti e suggestivi di questa magnifica terra.
 

INFO PRATICHE:
 
Biglietti: Intero € 12,00 Ridotto € 6,00 (per gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 anni, titolari di apposite convenzioni, studenti universitari con tesserino,  residenti nella provincia di Siena) Speciale € 5,00 (per scolaresche delle scuole secondarie, a partire dai 12 anni) Speciale scuole dei Comuni dell'area Val di Chiana - Val d'Orcia € 2,00 (gratis sotto i 12 anni) Gratuito (per bambini fino ai 12 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, diversamente abili con accompagnatore, due accompagnatori per scolaresca, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino). 
 
Orario di visita
da martedì a venerdì: 10.30-13.00 e 15.00-18.30
sabato, domenica, giorni festivi: 10.00-13.00 e 15.00-19.00.

Info point
T 0577899728 / T. 0578748359/ T. 0578757341/ T. 0578/749905 

Contatti
Mail HYPERLINK "ilbuonsecolodellapitturasenese@gmail.com" ilbuonsecolodellapitturasenese@gmail.com

  
Ufficio Stampa: Studio ESSECI - Sergio Campagnolo tel. 049.663499; (Referente: Simone Raddi – gestione2@studioesseci.net); www.studioesseci.net

giovedì 12 gennaio 2017

Da raccolta a opera d’arte

Nell’ambito della mostra 'La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private' Johan & Levi Editore, GAM - Galleria d’Arte Moderna di Milano e UBS annunciano per Giovedì 19 gennaio ore 18.30 presso la GAM la conferenza "Da raccolta a opera d’arte" , nei contenuti ispirata al volume di  Elio Grazioli  'La collezione come forma d’arte'. 

Introduce: Stefano Satta, Direttore marketing UBS (Italia); Intervengono: Adriana Polveroni, Direttore di Exibart, saggista, docente presso Brera e NABA; Elio Grazioli, Critico d’arte contemporanea e fotografia, docente presso Università di Bergamo e Accademia di Belle Arti di Bergamo. Modera: Paola Zatti, Conservatore Galleria d’Arte Moderna di Milano

Se ogni epoca ha un suo modo di collezionare, quello contemporaneo è segnato da un reciproco legame con la pratica artistica, tanto che le due attività spesso si sovrappongono fin quasi a confondersi. Gli esempi abbondano: da Joseph Cornell, cacciatore di bizzarrie con cui compone le sue scatole divinatorie, a Claes Oldenburg, che espone come opera propria una raccolta di oggetti d’affezione; da Marcel Broodthaers, per cui il collezionare è all’origine della scelta di diventare artista, a Hans-Peter Feldmann che, sulla scia di Malraux, da anni ritaglia, classifica e incolla immagini per un insolito museo. Il collezionismo non è più solo affare di chi, non artista, raccoglie oggetti in quantità rilevante, ma diventa modalità espressiva di quegli artisti che li radunano per costruire opere d’arte secondo il principio warburghiano del montaggio. D’altro canto, lo stesso collezionista è un artista che accetta di esprimersi tramite immagini dotate di un forte potere simbolico, le quali diventano un’estensione della sua persona. Appena l’occhio li cattura, gli oggetti si caricano di qualità supplementari: spogliati della loro funzione, un sapiente lavoro di accostamenti e rimandi crea fra loro un fertile dialogo, dando vita a un insieme organico che non tollera mutilazioni. La collezione assume così lo statuto di opera d’arte. 

Galleria d'Arte Moderna
Via Palestro 16, Milano



mercoledì 11 gennaio 2017

Francesco Somaini. Uno scultore per la città. New York 1967-1976

Giovedì 12 gennaio, alle ore 19.00, alla Triennale di Milano, inaugura la mostra "Francesco Somaini. Uno scultore per la città. New York 1967-1976" che ripercorre un’importante stagione creativa di Somaini (1926-2005), già protagonista del concretismo e dell’informale europeo, riferibile prevalentemente alla sua attività negli Stati Uniti.

La mostra è a cura di Enrico Crispolti e Luisa Somaini, organizzata dall'Archivio Francesco Somaini in collaborazione con la Triennale di Milano.

L’esposizione analizza attraverso 16 sculture, 15 disegni e 14 fotomontaggi, provenienti nella quasi totalità dalle raccolte dell'Archivio Somaini e da collezioni private italiane, il tema del rapporto tra arte e architettura in relazione alla metropoli moderna, nel cui ambito Somaini è in Italia e in Europa un pioniere, sia sotto il profilo teorico che da quello progettuale. La mostra resterà aperta dal 13 gennaio al 5 febbraio 2017.



martedì 10 gennaio 2017

Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi

A partire da giovedì 12 gennaio, il Museo Morandi dedica un'intera sala a una serie di opere che, dal 1999 a oggi, sono entrate a far parte della collezione a seguito di generose donazioni da parte di artisti che hanno dichiaratamente guardato all'opera di Giorgio Morandi. 

Il museo lavora da sempre a mettere in relazione la poetica di Morandi e la produzione di autori che da lui hanno tratto ispirazione, ne hanno colto l'inattesa contemporaneità e hanno trovato nel suo linguaggio risposte alle domande del nostro tempo, portando alla luce nuove possibilità espressive. Questa vocazione, oltre a promuovere inediti accostamenti nel percorso permanente e a dar vita a una serie di mostre personali temporanee, ha fatto sì che con Attualità di Morandi. Opere donate al Museo dal 1999 ad oggi vengano per la prima volta esposte insieme le opere acquisite tramite donazioni recenti.

David Adika, Julius Bissier, Ada Duker, Alexandre Hollan, Joel Meyerowitz, Zoran Music, Wayne Thiebaud e Marco Maria Zanin sono gli autori dei 19 lavori visibili, diversi per tecnica e soggetto, posti a confronto dialettico con le opere di Morandi per ribadirne la forte presenza nell'immaginario culturale contemporaneo e l'influenza sulla cultura visiva internazionale.

La mostra, a cura di Alessia Masi, rientra nella sezione ART CITY Polis della quinta edizione di ART CITY Bologna (27, 28, 29 gennaio 2017), il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, che si propone di offrire nuove prospettive di visita al patrimonio storico-artistico della città attraverso opere di artisti contemporanei.

12 gennaio – 19 marzo 2017

venerdì 6 gennaio 2017

Cosimo Cimino - Vaghe scritture

La galleria IL GABBIANO della Spezia inaugura la stagione espositiva 2017 con la nuova personale di uno dei fondatori (1968), Cosimo Cimino, dal titolo evocativo Vaghe scritture. Accompagna la mostra un pieghevole con un testo di Cinzia Compalati.

"[…] Qui in Vaghe Scritture – mostra che raccoglie opere relativamente recenti, dal 1995 ad oggi – Cimino sembra affrontare il tema dell’opera aperta teorizzata da Umberto Eco attraverso un vero e proprio cortocircuito semiotico in cui non c’è più corrispondenza tra significato e significante.

È un progetto espositivo giocato su due grandi cicli: da una parte quello realizzato con le riproduzioni delle lattine – tagliate a strisce sottili – in cui si perde il significato dell’oggetto d’origine per dar vita a una tavolozza di colori e scritte no sense; parole o lettere non correlate spingono lo spettatore a domandarsi “Che c’entra?” lasciando totale spazio interpretativo al ‘ruolo del lettore’ echiano. Dall’altra le Giacche (2016) – anch’esse realizzate con le medesime riproduzioni – che delineano corpi vuoti, individui qualunque, folle, noi tutti – geneticamente modificati dalla società di massa – che indossiamo una nuova pelle.

La mostra trae spunto da due opere storiche Lettere d’amore (1995) e Biglietti augurali (1995) in cui una pseudo scrittura diventa calligrafismo e segno, dove si rompe per la prima volta il nesso tra simbolo e significato e la busta, il contenitore, occulta i contenuti. Forse nascondono frasi ricorrenti, banali e scontate? Anche in questo caso è richiamato il ruolo attivo dello spettatore, libero di riempire con i suoi pensieri ciascun biglietto. […]

La ricerca di Cosimo Cimino è di natura sperimentale e si muove da una rilettura della pop art in chiave critica attraverso l’utilizzo del riciclaggio e dell’ironia. I materiali di scarto – da lui sapientemente manipolati – acquisiscono una nuova valenza estetica e semiotica. Il suo lavoro ruota interamente sul tema del linguaggio, per crearne, credo, di nuovi."

(dal testo di Cinzia Compalati scritto in occasione della mostra)

Cosimo Cimino - Vaghe scritture
IL GABBIANO ARTE CONTEMPORANEA
La Spezia - dal 7 gennaio al 16 febbraio 2017
Via Nino Ricciardi 15 (19124)
+39 0187733000 , +39 3338299027
marioacom@libero.it

mercoledì 4 gennaio 2017

LA BEFANA INCONTRA L'ARTE E MOLTIPLICA LA SOLIDARIETÀ

Insieme ai Vigili del Fuoco e alle Gallerie degli Uffizi si potrà finanziare il restauro di un’opera appartenente al patrimonio di un sito terremotato

La Befana è un essere un po’ magico, che nell’immaginario collettivo solca i cieli a cavallo della sua scopa volante; ma da qualche parte dovrà pure atterrare? 

Quest’anno la Befana dei Vigili del Fuoco scende proprio in Piazza della Signoria, dopo aver egregiamente svolto la sua funzione benefattrice all’ospedalino Mayer. L’appuntamento al Mayer è attesissimo dai piccoli ricoverati dell’Ospedale Pediatrico fiorentino, che ogni anno vedono, il 6 gennaio, calarsi la Befana dei Vigili del Fuoco direttamente in reparto. L’anziana signora distribuisce dolci e giocattoli donati dal personale del Comando di Firenze. 

Una “vecchietta” molto energica che quest’anno vuole raddoppiare la solidarietà con un appuntamento dedicato a tutti i bambini di Firenze e a quelli di passaggio in città. L’impresa sarà possibile grazie al supporto logistico della Galleria degli Uffizi, al contributo operativo del Gruppo Storico dei Vigili del Fuoco e della compagine dei volontari VVF insieme, naturalmente, al personale operativo del Comando di Firenze. 

Per la prima volta nella storia di Firenze e della Galleria degli Uffizi, la Befana darà prova di capacità acrobatiche non indifferenti, calandosi dalla terrazza sopra la Loggia dei Lanzi e distribuendo caramelle ai bambini. Il frangente si preannuncia unico, soprattutto per la difficoltà di manovra, che vede impegnati nella calata, oltre alla Befana, anche due VVF che le presteranno assistenza . 

Befana di solidarietà, che oltre ad allietare le famiglie accorse in centro per trascorrere un pomeriggio di festa, vuole restituire una speranza di rinascita alle collettività del Centro Italia colpite dal terremoto, raccogliendo un contributo da destinarsi al restauro di un’oggetto identitario danneggiato. 
La calata della Befana inizierà intorno alle 16,30 per terminare dopo il tramonto; in prossimità della Loggia sarà approntato un banchino dove sarà possibile effettuare le donazioni. 

Il ricavato sarà destinato a finanziare un restauro, individuando l’opera in accordo con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze e l’Unità di Crisi del MiBACT. 


Segnalato da Lucia Mascalchi

domenica 1 gennaio 2017

Tempus Fugit


Il Museo Ugo Guidi - MUG e gli Amici del Museo Ugo Guidi Onlus presentano la mostra della pittrice Concetta Daidone dal titolo “Tempus Fugit” a cura e presentazione di Massimo Pasqualone. L’inaugurazione della mostra avverrà al Museo Ugo Guidi alle ore 18 di mercoledì 4 gennaio 2017.

Pittrice autodidatta ,Concetta Daidone nata a Pineto (Te), prende parte al gruppo di lavoro del Maestro Gianni Massacesi. Ha tenuto numerose personali, tra le più recenti si segnalano: Gall. d’Arte “Il Trittico” a Roma, Museo Barbella a Chieti, Museo delle Genti d’Abruzzo a Pescara e Museo Ugo Guidi a Forte dei Marmi. Tra le collettive menzioniamo “Il Cantico delle Creature” ad Assisi e la mostra presso la Fortezza di Civitella del Tronto nel 2014, 1ª classificata alla Rassegna d’Arte per il Cinema di Roma, Premio della Critica al Trofeo La Vela d’Oro per l’Arte a Cesenatico e 2ª classificata al Conc. di Pittura S. Pasquale Baylòn a Chieti nel 2015, è stata recensita dai critici Massimo Pasqualone e Vito Cracas. I suoi quadri sono stati presentati dall’emittente locale Rete 8. Sue opere sono esposte presso le più importanti sedi espositive d'Abruzzo ed a Urbino, Roma, Zurigo.

Tempus Fugit è curato dal critico d'arte Massimo Pasqualone e riflette sul tempo e le sue dimensioni dell'anima. “ 

L’esposizione al MUG sarà visitabile fino al 20 gennaio 2017 nei giorni successivi l’inaugurazione su appuntamento al tel. 348020538 o museougoguidi@gmail.com.

Museo Ugo Guidi – MUG via Civitali 33 - Forte dei Marmi 

Orario: MUG su prenotazione museougoguidi@gmail.com. nei giorni successivi all’inaugurazione con Ingresso libero