Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

giovedì 29 settembre 2016

“Il cielo sopra Firenze” - Ciclo di conferenze al Rondò di Bacco

Con l’intervento di Roberto Mancini dal titolo “Cosimus – Cosmos. Potere politico e figurazioni astronomiche a Firenze e in Toscana in età moderna”, si inaugura mercoledì 19 ottobre alle ore 15.30 nel Teatro del Rondò di Bacco di Piazza Pitti il nuovo ciclo di conferenze “Stelle e pianeti. Il cielo sopra Firenze”, organizzato dal Dipartimento Educazione e Ricerca, Area Scuola e Giovani delle Gallerie degli Uffizi.

Insieme al Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, anche per quest’anno il Dipartimento educativo di via della Ninna propone un ciclo di incontri dedicato sia ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, che potranno farlo valere anche come corso di aggiornamento, sia all’ampio e affezionato pubblico dei musei fiorentini. 

Gli appuntamenti, che si protrarranno fino alla fine di marzo 2017 e saranno tutti con ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, prevedono una serie di contributi intellettuali elaborati da studiosi di formazione sia umanistica, sia scientifica. Infatti le 12 conferenze indagheranno il tema dello studio degli astri da svariate angolazioni: nella loro più nota espressione, l’opera e la figura di Galileo Galilei, nelle pregnanti corrispondenze di significato politico e celebrativo proposte in ambito mediceo, nella considerazione a livello sia estetico che scientifico delle strumentazioni di misura astronomica e, nella conferenza che precederà la pausa natalizia, con un accattivante omaggio a quelle speciali stelle che animarono gli schermi del cinema e amarono Firenze.   

Unitamente al Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, le Gallerie degli Uffizi esprimono particolare soddisfazione per la realizzazione della nuova serie di appuntamenti, che ben rappresenta un esempio di efficace collaborazione e fruttuosa sinergia nell’ambito delle istituzioni pubbliche.

Oltre agli appuntamenti stabiliti dal calendario è prevista l’organizzazione di una serie di visite guidate collegate all’argomento, di cui sarà data comunicazione nel corso delle conferenze.
All’inaugurazione del nuovo ciclo di conferenze, il giorno 19 ottobre alle ore 15.30 presso il Teatro del Rondò di Bacco, interverranno: il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt; la responsabile dell’Area Scuola e Giovani del Dipartimento Educazione e Ricerca, Silvia Mascalchi; il Presidente e il Direttore del Museo di Storia Naturale, Guido Chelazzi e Giovanni Pratesi.

Ulteriori informazioni si possono ottenere direttamente presso lo stesso Dipartimento Educazione e Ricerca, Area Scuola e Giovani, cui si può telefonare (055 284272) o spedire un’email all’indirizzo uffiziscuola@beniculturali.it.


Segnalato da Marco Ferri

mercoledì 28 settembre 2016

DieciMarzo46

Il Circolo degli Artisti e Kairos art & projects presentano, dall’8 ottobre al 6 novembre 2016, presso lo Spazio Art È di Reggio Emilia (Via Battaglione Toscano, 1b), “DieciMarzo46”, esposizione collettiva che, attraverso le opere di otto artiste provenienti da diverse città, ricorda il primo voto delle donne in Italia, nonostante le discriminazioni di genere che, settant’anni dopo, non sono state ancora del tutto eliminate.

In mostra, le ultime ricerche di Maddalena Barletta, Giorgia Beltrami, Simonetta Berruti, Valentina Biasetti, Myriam Cappelletti, Emanuela Cerutti, Cristina Iotti e Susy Manzo. Curata da Nicla Ferrari e patrocinata dal Comune di Reggio Emilia, l’esposizione sarà inaugurata sabato 8 ottobre, alle ore 18.00, con una presentazione di Giuseppe Berti

«L’elemento che accomuna quasi tutte le autrici – scrive Nicla Ferrari – è la capacità di raccontarsi e di dare voce, attraverso il proprio corpo, le proprie memorie ed una tecnica consolidata negli anni, a valori universali». 

Pittura, segno grafico, scultura, fotografia, installazione, in qualche caso sperimentazioni riconducibili alla tessitura e al cucito, al riciclo, o ancora ad operazioni di grande perizia e pazienza come il papercutting. 

Opere di grandi dimensioni, come le lenzuola di Valentina Biasetti, alternate a lavori di piccolissimo formato, come le carte di Susy Manzo, particolarmente attenta alla tutela dell’infanzia e della donna. Poesia visiva e stratificazioni per Myriam Cappelletti, sculture in grès smaltato per Simonetta Berruti, fotografie rielaborate per Maddalena Barletta, che in alcuni casi apre anche all’installazione. Dagli autoritratti e dalle “allucinazioni visive” di Emanuela Cerutti alle matite colorate di Cristina Iotti, che descrivono ciò che di straordinario c’è nell’ordinario, sino alle riflessioni sull’identità e sul territorio di Giorgia Beltrami, i cui dipinti nascono da archivi fotografici di famiglia.

Nel corso della mostra si terranno due eventi collaterali: sabato 15 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, “Art È – Atelier”, ovvero una dimostrazione aperta al pubblico, con orario 17.00-19.00, sulle tecniche e i percorsi creativi che conducono dall’idea all’opera; sabato 22 ottobre, alle ore 18.00, conversazione con la fotografa Antonella Monzoni che presenterà il suo libro “Madame” (Polyorama Edizioni, 2012), la cui protagonista è Henriette Niépce, nipote di uno dei padri della fotografia e prima moglie del regista Gillo Pontecorvo.
L’esposizione è visitabile tutti i giorni con orario con orario 9.00-19.00, chiuso il mercoledì. Ingresso libero. Per informazioni: 346 9428813, spazioart_e@libero.it. 




PER INFORMAZIONI:
Cell. 346 9428813
spazioart_e@libero.it 

UFFICIO STAMPA:
CSArt - Comunicazione per l’Arte
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martedì 27 settembre 2016

L’ALTRO SGUARDO Fotografe italiane 1965-2015

Una selezione di più di centocinquanta fotografie e libri fotografici, provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, per conoscere le più significative fotografe italiane dalla metà degli anni Sessanta a oggi

La mostra, a cura di Raffaella Perna, propone una selezione di più di centocinquanta fotografie e libri fotografici provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, concepita e costituita con lo scopo di favorire la conoscenza e la valorizzazione delle più significative interpreti nel panorama fotografico italiano dalla metà degli anni Sessanta a oggi. La collezione – unica nel suo genere in Italia – è composta da opere realizzate da circa cinquanta autrici appartenenti a generazioni diverse: dai lavori pionieristici di Paola Agosti, Letizia Battaglia, Lisetta Carmi, Carla Cerati, Paola Mattioli, Marialba Russo, sino alle ultime sperimentazioni condotte tra gli anni Novanta e il 2015 da Marina Ballo Charmet, Silvia Camporesi, Monica Carocci, Gea Casolaro, Paola Di Bello, Luisa Lambri, Raffaella Mariniello, Marzia Migliora, Moira Ricci, Alessandra Spranzi e numerose altre.

È la prima mostra nata dalla partnership tra la Triennale di Milano e il MuFoCo – Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, una collaborazione che ha prodotto anche l’esposizione dedicata a Federico Patellani, La guerra è finita. Nasce la Repubblica. Milano 1945-1946, a cura di Kitti Bolognesi e Giovanna Calvenzi, dal 17 Settembre 2016 al 15 Gennaio 2017, presso il Museo di Fotografia Contemporanea, dove è conservato l’intero archivio fotografico del grande fotoreporter.

In Italia l’ingresso massiccio di fotografe, fotoreporter e artiste nel circuito culturale risale agli anni Sessanta: in questo momento l’accesso delle donne al sistema dell’arte e del fotogiornalismo – ambiti rimasti a lungo appannaggio quasi esclusivo di presenze maschili – è favorita dai repentini cambiamenti sociali e dalle lotte femministe. Grazie anche alle conquiste di quella generazione oggi fotografe e artiste hanno acquisito posizioni di primo piano nella scena culturale del nostro Paese e in quella internazionale: il loro lavoro è presente in musei, gallerie, festival, riviste e pubblicazioni specializzate, in Italia e all’estero. Nonostante la decisa inversione di rotta, la storia e il lavoro di molte fotografe è ancora da riscoprire, promuovere e valorizzare: le opere della Collezione Donata Pizzi testimoniano momenti significativi della storia della fotografia italiana dell’ultimo cinquantennio; da esse affiorano i mutamenti concettuali, estetici e tecnologici che hanno caratterizzato la fotografia nel nostro Paese. La centralità del corpo e delle sue trasformazioni, la necessità di dare voce a istanze personali e al vissuto quotidiano e familiare, il rapporto tra la memoria privata e quella collettiva sono i temi nevralgici che emergono dalla collezione e legano tra loro immagini appartenenti a vari decenni e generi, dalle foto di reportage a quelle più spiccatamente sperimentali.

Nella mostra sarà esposta anche l’installazione Parlando con voi tratta dal libro omonimo di Giovanna Chiti e Lucia Covi (Danilo Montanari Editore), e prodotta su idea di Giovanni Gastel da AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti e Metamorphosi Editrice.

L’installazione multimediale, costituita da trenta schermi ognuno dei quali con un’intervista esclusiva a una fotografa e una sequenza di sue opere e pubblicazioni consente al visitatore di conoscere e approfondire le vite di professioniste e artiste, le loro esperienze di donne originali e coraggiose.

A corredo dell’esposizione verrà pubblicato un catalogo, italiano-inglese (Silvana Editoriale), con testi di Federica Muzzarelli, Raffaella Perna, un’intervista a Donata Pizzi e schede biografiche di Mariachiara Di Trapani.

In mostra sono esposte fotografie di: Paola Agosti, Martina Bacigalupo, Isabella Balena, Marina Ballo Charmet, Liliana Barchiesi, Letizia Battaglia, Tomaso Binga (Bianca Menna), Giovanna Borgese, Marcella Campagnano, Silvia Camporesi, Monica Carocci, Lisetta Carmi, Gea Casolaro, Elisabetta Catalano, Carla Cerati, Augusta Conchiglia, Paola De Pietri, Agnese De Donato, Paola Di Bello, Rä di Martino, Anna Di Prospero, Bruna Esposito, Eva Frapiccini, Simona Ghizzoni, Bruna Ginammi, Elena Givone, Nicole Gravier, “Gruppo del mercoledì” (Bundi Alberti, Diane Bond, Mercedes Cuman, Adriana Monti, Paola Mattioli, Silvia Truppi), Adelita Husni-Bey, Luisa Lambri, Lisa Magri, Lucia Marcucci, Raffaela Mariniello, Allegra Martin, Paola Mattioli, Malena Mazza, Libera Mazzoleni, Gabriella Mercadini, Marzia Migliora, Verita Monselles, Maria Mulas, Brigitte Niedermair, Cristina Omenetto, Michela Palermo, Lina Pallotta, Beatrice Pedicone, Agnese Purgatorio, Luisa Rabbia, Moira Ricci, Sara Rossi, Marialba Russo, Chiara Samugheo, Shobha, Alessandra Spranzi, Francesca Volpi.


Credits / A cura di Raffaella Perna

L’ALTRO SGUARDO Fotografe italiane 1965-2015
5 OTT 2016 - 8 GEN 2017
Palazzo della Triennale
Viale Alemagna,6 - 20121 Milano


domenica 25 settembre 2016

World Press Photo 2016 - SPAZIO MURAT/BARI


World Press Photo 2016 - BARI , il meglio del fotogiornalismo internazionale che documenta e racconta la realtà, fa tappa a Bari presso lo SPAZIO MURAT dal 30 settembre al 23 ottobre 2016.

Dopo il successo delle prime due edizioni con oltre 40mila visitatori al Teatro Margherita di Bari, le 150 fotografie selezionate dalla giuria World Press Photo verranno esposte quest'anno nel nuovo Spazio Murat (ex Sala Murat - piazza Ferrarese, Bari). Pubblicate su alcuni dei  più prestigiosi giornali come Time, Le Monde, New York Times, The Guardian, National Geographic la mostra permette un viaggio per immagini tra gli avvenimenti più significativi del nostro tempo.

Tra gli autori delle foto selezionate quest'anno ci sono anche due italiani: Francesco Zizola,dell’agenzia fotografica Noor, con la serie “In the same boat” (secondo nella categoria “Contemporary Issues”) e Dario Mitidieri con il progetto “Lost family portraits” (terzo premio nella categoria “People”).



World Press Photo 2016 - BARI http://www.equilibriarte.net/article/4267

venerdì 23 settembre 2016

La matrice del colore


Comunicato Stampa

La matrice del colore

Mostra personale d'arte di: Luciana Ceci

A cura di Cristina Muccioli

-Opening: 19 ottobre 2016 dalle h 18,30 alle h 21,00
In mostra fino al 31 ottobre 2016 mattino

Presso: Galleria d’Arte Contemporanea Statuto13
Via Statuto, 13 (corte int.) – 20121 Milano

Apertura al pubblico: dalle h 11 alle h 19 dal martedì al sabato; in via eccezionale lunedì 31 ottobre saremo aperti dalle h 11 alle h 13 in previsione del ponte di festività mentre saremo chiusi martedì
1 novembre 2016.

Pittrice, calcografa, disegnatrice, scultrice. Luciana Ceci sfugge felicemente alle definizioni univoche tranne che ad una: quella di artista. 
Più che al mondo dell’arte, Ceci si interessa appassionatamente al mondo in sé, alla sua fisicità, alle forme e ai colori, non solo con cui ci si manifesta, ma con cui viene elaborato, interpretato creativamente. 

In un modo, che per gli artisti si chiama stile, del tutto suo, l’autrice inventa corpi umani, volti, facce, paesaggi. Inventa, perché non scopre niente di nuovo, ma tutto ricrea, rigenera. Tutto ridà alla luce: anche le ombre, scontornate e liberate fino a che l’esistenziale, non l’esistente, diventa visibile. Tratti ora nervosi e profondi, ora accennati e pieni di grazia, rivelano sempre la padronanza certa, il mestiere fiero di garantire il proprio lungo e assiduo corso. 

In questa mostra antologica presso la Galleria Statuto13 di Milano con la direzione artistica di Massimiliano Bisazza, sono esposti i suoi lavori di incisione (acquatinte e acqueforti) e alcune sculture in argilla refrattaria. Non il concetto di copia, né la frazione che definisce la discendenza dall’originale decidono del valore e della forza delle sue opere calcografiche, ma quello di matrice, o meglio di mater. Sono opere in cui il colore stesso è rigenerato con una potenza tale da far nascere a sua volta meraviglia in contempla quanto è espresso in figura. 

E si sa bene”, come lucidamente insegnava Roberto Longhi, “ non si esprime che il sentimento”. 



Per informazioni:

Cell. +39 347 2265227 (mart-sab h 11/19)
info@statuto13.it
www.statuto13.it
www.facebook.com/statuto13

martedì 20 settembre 2016

Fotografiche Consolazioni di Achille Ascani in mostra al Museo dei Frati Cappuccini di Reggio Emilia

Il Museo dei Frati Cappuccini di Reggio Emilia presenta, dal 1 al 30 ottobre 2016, la mostra fotografica di Achille Ascani, a cura di Andreina Pezzi. Allestita nella biblioteca, in occasione della “Settimana della salute mentale”, l’esposizione sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 10.00.
Il titolo della mostra – “Consolazioni” – è tratto dal nuovo progetto del fotografo emiliano, per la prima volta presentato al pubblico.

Come spiega la curatrice, «Achille Ascani ha un rapporto privilegiato con la meccanica e i materiali, che mette in dialogo con la fotografia per creare installazioni. La sua ricerca mostra attenzione verso l’ambiente e, soprattutto, interesse alla persona, testimoniato dalla sua ultima produzione, in cui lo sguardo fotografico si posa su alcune delle più importanti piazze italiane, portando a riflettere sulle abitudini, gli svaghi e le consolazioni dell’uomo, di cui questi luoghi diventano teatro».

Ogni opera fotografica è accompagnata da manufatti in metallo che “guidano” la visione, trasportando lo spettatore in una sorta di camera ottica. Oggetti che sono scelti personalmente dall’autore come chiavi di lettura del proprio lavoro.
L’immagine fotografica  nasce da continue sovrapposizioni, a ripresa diretta, in campo aperto, senza lavoro di postproduzione e senza la minima manipolazione digitale in studio.

«La magia di questa mostra, conclude Andreina Pezzi, è la perfetta fusione tra ispirazione, tecnica e arte e la capacità di entrare con discrezione in alcuni aspetti della fragilità e solitudine umana».

La personale sarà visitabile fino al 30 ottobre 2016, di sabato e domenica con orario 16.00-19.00. Sabato 15 ottobre 2016, alle ore 11.00, visita guidata gratuita condotta dalla curatrice. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 580720, www.museocappuccini.it, segreteria@museocappuccini.it. Per approfondimenti: http://progettoeikon.it/achille-ascani/.

Achille Ascani nasce a Parma, vive e lavora a Reggio Emilia. Si avvicina al linguaggio fotografico nel 1987 continuando, ancora oggi, sperimentazioni in analogico e coniugando la tradizione con i territori della sperimentazione e contaminazione dei linguaggi. Non interviene in postproduzione  attraverso software informatici. La sua modalità fotografica prevede la scansione diretta del negativo, prediligendo il notturno per i tempi di posa e per le luci contrastanti, collegati alla sovrapposizione di istanti che rimandano alla memoria. Dal 1996 ha preso parte a numerose mostre personali e collettive, partecipando anche a SetUp Contemporary Art Fair (Bologna, 2016). 



ACHILLE ASCANI
Consolazioni
a cura di Andreina Pezzi
Museo dei Frati Cappuccini
Piazza Vallisneri 1, Reggio Emilia
1 – 30 ottobre 2016
Inaugurazione: sabato 1 ottobre, ore 10.00.
Sabato 15 ottobre, ore 11.00, visita guidata condotta da Andreina Pezzi.
Orari: sabato e domenica ore 16.00-19.00.

Per informazioni:
Museo dei Frati Cappuccini
Tel. 0522 580720
www.museocappuccini.it
segreteria@museocappuccini.it

Per approfondimenti:
Achille Ascani
http://progettoeikon.it/achille-ascani/ 

Ufficio stampa:
CSArt - Comunicazione per l’Arte
Via Emilia S. Stefano 54, Reggio Emilia
Tel. 0522 1715142
info@csart.it 
www.csart.it   




lunedì 19 settembre 2016

Transitory People - Sculture e installazioni open-air al Parco d'Arte Quarelli

Figure antropomorfe, gnomi, creature mutanti: la mostra "Transitory People - Precarious Lives", curata da Francesca Canfora e Daniele Ratti, porta le opere di 13 artisti emergenti tra le vigne, i campi e le sculture della collezione permanente del Parco Quarelli di Roccaverano, nella Langa Astigiana, realizzate, tra gli altri, da Bruno Munari, Luigi Mainolfi, Fabio Viale, Nicola Bolla, Adrian Tranquilli, Paolo Grassino, Enrico Iuliano, Alfredo Aceto, Salvatore Astore, Umberto Cavenago, Peppe Perone.

Le sculture e le installazioni esposte in "Transitory People", selezionate tramite concorso, sono le opere finaliste della prima edizione del Premio d'Arte Quarelli. Sabato 1 ottobre, alle ore 14.30 verrà proclamato l'artista vincitore la cui opera verrà acquisita dal Parco entrando nella sua collezione permanente.

Fino al 25 settembre, attraverso l'app "Téchne" scaricabile gratuitamente, il pubblico potrà partecipare alla selezione votando ogni singola opera, con un punteggio che va da 1 a 5, secondo il proprio gradimento.

La collezione permanente del Parco Quarelli, che conta più di una trentina di sculture, rimarrà aperta e sempre accessibile al pubblico anche dopo la conclusione di "Transitory People".



Ufficio stampa: Simona Savoldi - Spacenomore

T: 339.6598721 - E: simona@spacenomore.com

domenica 18 settembre 2016

Mostre d'Arte dal Web



 TRHEE TRIPTYCHS. DAVID BATCHELOR, RACHEL HOWARD, HENRIETTA LABOUCHERE 

a cura di Mario Codognato

29 settembre 2016 – 12 novembre 2016

Inaugurazione giovedì 29 settembre 2016, dalle 19.00 alle 21.00
via Cavallerizza a Chiaia, 57, Napoli

La galleria per le arti contemporanee in Napoli Intragallery , in occasione dell'Opening della stagione espositiva 2016/2017, è lieta di presentare Three Triptychs, mostra a cura di Mario Codognato, visitabile dal 29 settembre al 12 novembre 2016 presso la sede di via Cavallerizza a Chiaia.
Inaugurazione giovedì 29 settembre alle ore 19.00 alla presenza degli artisti che espongono: David Batchelor, Rachel Howard, Henrietta Labouchere. I tre britannici presenteranno tre variazioni sul tema della tradizione compositiva del trittico: a confronto generazioni e percorsi diversi, legati però da un’interpretazione critica del medium pittorico, rivisitato in chiave architettonica e tridimensionale.
Con il Patrocinio Morale dell'Ambasciata Britannica.

Intragallery Galleria d'arte contemporanea a Napoli
Via Cavallerizza a Chiaia 57 . Napoli 80121 / +39 081 415702
www.intragallery.it - info@intragallery.it - facebook.com/intragalleryarte



 FRANKO B. Death and Romance in the XXI Century 

Palazzo Lucarini Contemporary | Trevi (PG)
Inaugurazione 24 settembre 2016 ore 19.00

Il 24 settembre 2016 alle ore 19.00 Palazzo Lucarini Contemporary presenta Death and Romance in the XXI Century, la prima mostra personale di Franko B in uno spazio istituzionale italiano dal 2010, a cura di Maurizio Coccia.

Sarà esposta la produzione più recente e appositamente realizzata per l’occasione: grandi sculture metalliche e statuaria (apparentemente) classica; teli ricamati e neon. Vi troveranno spazio tutti i temi cari all’artista: l’amore, il rispetto per la diversità, l’onestà, il disprezzo per le convezioni borghesi, l’insofferenza per l’ipocrisia del clero e della classe politica, antagonismo e pragmatismo, passione e lucidità. Insomma, tutte le contraddizioni dell’arte e del genere umano. La sintesi compatta e potente di un percorso pluridecennale e coerente.

All’interno della mostra, poi, Franko B svilupperà un progetto collaterale, Forms and Object: una mostra collettiva, da lui personalmente curata, dedicata ad alcuni artisti di varia provenienza. Eterogenea nei linguaggi e nelle scelte formali, la mostra è più lo specchio del gradimento estetico dell’artista che un progetto curatoriale “a tema”. Un modo insolito di vedere come l’immaginario creativo di un artista – le sue ossessioni, il suo repertorio formale – possa essere diverso dal suo “gusto”. Gli artisti invitati sono: Andrea Abbatangelo, James Bullimore, Marco Cingolani, Sebastiano Dammone Sessa, Giuseppe Lana, Andrea Marcaccio, Marco Paganini, Thomas Qualmann, Annalisa Riva.

Death and Romance in the XXI Century è un articolato progetto che ha preso il via il 29 settembre 2016 con il workshop “Death and Romance. A Journey Through the Personal, the Political and the Poetic. A Workshop with Franko B”, un laboratorio internazionale sulla performance che ha messo in contatto la radicale esperienza performativa di Franko B con l’habitat trevano.

I partecipanti al workshop - Öykü Aras, Sophie Barnett, Petr Davydchenko, Francesca Fiordelmonte, Matthew Harrison-Lor, Sarah Hiulius, Håkan Stergos Machlis, Silvia Mantellini Faieta, Christina Novakov-Ritchey, Dew Kim, Claudia Palazzo, Colette Patterson, Aarin Purple, Gianluca Quaglia, Emanuela Zedda – dopo una settimana di training estremamente duro, di grande concentrazione ed energia fisica ed emotiva, hanno presentato i risultati il 3 settembre 2016 davanti ad un pubblico gremito ed affascinato.

Death and Romance in the XXI Century sarà oggetto di un catalogo in inglese/italiano.

Il progetto si avvale del patrocinio del Comune di Trevi e del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Sponsor tecnico: Azienda Agricola Cantina Ninni - Spoleto, Global servicesrl - Trevi.
Un ringraziamento all’Hotel Brunamonti di Bevagna e alle aziende olivicole Guidobaldi e Venturini.
Si ringrazia: Riccardo Dogana, Miriam Pascale_Kunsthalle Academy, Virginia Ryan.


Franko B è nato a Milano e si è trasferito a Londra nel 1979. Ha studiato belle arti al Camberwell College of Arts nel 1986-87, al Chelsea College of Art nel 1987-90 e alla Byam Shaw School of Art nel 1990-91. Nel 1990 ha iniziato a lavorare in campo artistico utilizzando il video, la fotografia, le performance, la pittura e la scultura mescolando vari media. Ha realizzato delle performance al Tate Modern, all’ICA, alla South London Gallery, a Beaconsfield, a Città del Messico, Milano, Amsterdam, Copenhagen, Madrid e Vienna. Le più recenti performance sono state eseguite dall’artista al London’s Great Eastern Hotel e al Tate Liverpool. I suoi lavori, disegni, installazioni e sculture, sono presenti in molte collezioni pubbliche e private, tra cui la Tate Permanent Collection, il V&A Museum, la collezione permanente della città di Milano. Ha tenuto lecture alla St Martins School of Art, DasArt, New York University and the Courtauld Institute of Art, e al Royal College of Art a Londra. E’ stato oggetto di due monografie Franko B (Black Dog Publishing 1998) e Oh Lover Boy (2001). E’ professore di scultura all’Accademia di Belle Arti di Macerata dal 2009 e Visiting Lecturer al Royal College of Art di Londra. www.franko-b.com




 Andrea Bruno. Paesaggio con nemico 

Personale di Andrea Bruno
a cura di Francesca Pergreffi e Filippo Bergonzini

Inaugurazione sabato 17 settembre 2016 ore 19
nell’ambito del festival filosofia2016 sull’agonismo

in mostra dal 16 settembre al 13 novembre 2016

In occasione del Festival di Filosofia, lo Spazio Meme di Carpi ospita la prima mostra di tavole originali, dedicate all’agonismo, del celebre artista bolognese.

L’agonismo e la guerra attraverso il fumetto, a partire dall’antica Grecia: questi i temi di Paesaggio con nemico, opera inedita di Andrea Bruno, le cui tavole saranno esposte allo Spazio Meme, a partire da venerdì 16 settembre sino a domenica 13 novembre. Le tavole in mostra saranno accompagnate dalla realizzazione di una grande opera a parete. Alle ore 19 di sabato 17 settembre, Bruno sarà presente presso lo spazio espositivo per l’inaugurazione, nel corso della quale verrà presentata per la prima volta l’omonima storia breve, creata a partire dalle tavole in mostra.

Andrea Bruno utilizza la sua poetica visiva e narrativa per reinterpretare, attraverso la stilizzazione e il racconto sequenziale del fumetto, gli archetipi figurativi della guerra civile a partire dall’antica Grecia. In mostra, il pubblico potrà dunque ammirare le tavole della storia a fumetti inedita realizzata dall’artista, un esperimento di connessione tra passato e presente in cui il concetto di Agonismo viene sviluppato a partire da Polemos, per i greci il demone della guerra, e, in particolare, della guerra civile. “La contesa è padre di tutte le cose”, citazione di Eraclito, è, non a caso, l’incipit iniziale di Paesaggio con nemico. Un racconto in cui il compito di dar voce ai protagonisti spetta a dei frammenti tratti dai frammenti in greco antico del filosofo Eraclito. Un viaggio per immagini tra soldatini giocattolo, opliti, fotografie di partigiani che si muovono in oniriche distopie atemporali, tra macchine abbandonate, graffiti, macerie, ciò che resta di allucinati paesaggi urbani. Personaggi più simili ad antieroi che a guerrieri caratterizzati dalla pulizia e dalla purezza plastica che si è soliti associare all’arte ellenistica, a membri di bande di strada impegnati a contendersi gli spazi di immaginarie metropoli devastate da conflitti indefiniti. Guerrieri postmoderni la cui rappresentazione si avvicina alle stilizzazioni della scultura greca arcaica e della pittura vascolare, così come all’immaginario post-apocalittico. Lo stile di esecuzione rispecchia inoltre le tematiche affrontate: nelle tavole di Andrea Bruno, infatti, le figure sono rappresentate attraverso una sorta di lotta visiva fra i grovigli e le macchie d’ inchiostro che erodono il foglio da disegno e gli spazi bianchi la cui una luminosa potenza emerge dal nero.



Nato a Catania nel 1972, Andrea Bruno è fumettista e illustratore. I suoi lavori sono apparsi su numerose riviste e antologie, italiane e internazionali. Nel 2005 è tra i fondatori del gruppo Canicola, con il quale dà vita all’omonima rivista. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: l’albo ‘Black Indian Ink’, Centro Fumetto Andrea Pazienza,1999, ‘Disapperarer’, Coconino Press, 2001, i volumi ‘Brodo di niente’ Canicola, 2007, ‘Come le strisce che lasciano gli aerei’, Cocoino Fandango, 2012 sui testi di Vasco Brondi, pubblicati anche in Francia da Rackham editions, e il “leporello” in serigrafia della serie ‘Biblioteca onirica’, Alessandro Berardinelli Editore, 2013. Al momento sta completando ‘Cinema Zenit’, storia in tre episodi pubblicata sempre da Canicola. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero. www.blackindianink.com

Orari mostra
16 e 17 settembre ore 9-23
18 settembre ore 9-21
dal 19 al 14 novembre: sabato e domenica ore 10-13 e 16-20 altri giorni su appuntamento

Per info
spaziomeme@gmail.com +39 3282188826




 Carola De Pascale e Adele Di Nunzio 

MUSEO NUOVA ERA
Mostra fotografica di : Carola De Pascale e Adele Di Nunzio


Periodo espositivo Bari 23 settembre / 26 ottobre 2016
Spazio espositivo Museo Nuova Era
Strada dei Gesuiti, 13 – 70122 Bari –
Tel. e fax 080.5061158
e-mail:museonuovaera@alice.it www.museonuovaera.com
Orario visita: dalle ore 17- 20
chiuso la domenica,lunedì e giorni festivi


INAUGURAZIONE VENERDI 23 SETTEMBRE 2016/ ORE 19.00

Si inaugura venerdì 23 settembre 2016 alle ore 19.00 la bipersonale di Carola De Pascale e Adele Di Nunzio.

Il lavoro di Carola De Pascale dal titolo “Japanese mood” è stato realizzato durante un viaggio in Giappone e ad esso è ispirato come si evince dal titolo.

Nelle sue fotografie c'è una dimensione privata, quasi biografica,che si mimetizza con la natura, con gli animali e la luce accarezza ogni cosa. Il suo approccio fotografico è simile all'azione. Ma parliamo di un gesto delicato, sono parole dette piano come sussurri, come sguardi e con il desiderio di mettere parentesi. Non per prendere tempo, ma per proteggere. Ed è così che al posto del documento prende forma il diario privato. Immagini che sanno costruire tempo, che accumulano memoria. Quelle di Carola De Pascale sono fotografie da trattare come sentimenti. Sono il risultato di uno sviluppo armonico potente e trasversale.

Storie sognanti di celeste, è il titolo della nuova serie di fotografie che Adele Di Nunzio presenta al Museo Nuova Era di Bari. Un viaggio onirico composto da una rete sottile di luoghi reali e di finzione, frammenti di vita che ci trasportano in un tempo nuovo, il tempo sospeso della metamorfosi.

Il volto di una donna sul cuscino, la madre, un uovo schiacciato sull’asfalto, l’ombra che trafigge un cane, un leone albino squarciato sulla lamiera ormai deteriorata, un cavallo bianco oltre il guard rail. Fotografie di una realtà in perenne mutamento che alludono alle trame segrete di un sogno, concatenazioni mentali che compongono il viaggio intimo dell’artista. Il suo lavoro denota un gusto per le situazioni quotidiane e i gesti che le accompagnano, tasselli di un mondo intermedio che ci svelano il lato irrazionale delle cose e delle abitudini. 



 IGNAZIO GADALETA. PUNTI-PITTURA + RADIANTI 

24 settembre - 27 novembre 2016
MAC LIVELLO 1
INAUGURAZIONE: sabato 24 settembre ore 18:30

A CURA DI
FRANCESCO TEDESCHI E ALBERTO ZANCHETTA

Nel 1936, Walter Benjamin aveva detto che «colui che si raccoglie davanti all'opera d'arte vi si immerge». È ciò che accade di fronte ai dipinti di Ignazio Gadaleta: lo spettatore ha l'impressione di penetrare all'interno della pittura, quasi potesse immergersi nel suo tessuto cromatico e segnico. Quella di Gadaleta è una pittura da guardare da lontano e da molto vicino, chiede di essere vista ma anche vissuta per riuscire a percepire e interpretare le fini tessiture - ora fitte, ora più rade e sfrangiate - che si articolano in cunei, irradiazioni o linee di frequenza.



Come fosse dotata di una memoria propria, la pittura rattiene un'emozione, ma soprattutto riesce a "suggerire uno sguardo". C'è in queste opere una persistenza dei nitori connessi al mare e al cielo, ed è proprio per questo motivo che, mentre le si osserva, si ha l'impressione di potersi immergere nell'acqua e nella luce. Gadaleta lascia decantare le immagini, le metabolizza fino a raggiungere una sintesi coloristica, la cui intensità viene strutturata
in campi ondulatori e in poli magnetici. I fondi vibranti sono ottenuti con una tavolozza iridata che degrada dall'azzurro al viola e al rosa, con contrappunti in arancio e grigio. Ogni cromia è concepita come materia viva che freme. E infatti è un continuo pulsare: intimo, interno alla pittura e alle sue logiche strutturali. Benché l'impasto del colore sia tattile e fragrante, la pittura sembra venir meno, quasi volesse diventare immateriale. L'aggettivo "radiante", che ricorre spesso nella poetica dell'artista, allude proprio all'emissione di energie, di una pura-pittura.

La mostra che l'artista ha concepito per il MAC di Lissone è suddivisa in piccoli nuclei, come altrettanti capitoli di una storia in cui l'autore "pensa in termini di pittura": un pensiero incessante, ottenuto mediante fraseggi e costrutti che caratterizzano queste opere realizzate alla fine degli anni Ottanta e nei primissimi anni Novanta.
L'evidente contiguità e consequenzialità tra opera e opera si ritrova anche negli stessi elementi che le compongono, stabilendo una frequenza e una tensione retinica che viene imbrigliata nelle maglie dell'olio, in quel denso reticolato che si effonde sulla superficie delle tele o delle tavole in legno.

Scandendo i ritmi, i colori, gli spazi e i volumi, le opere di Gadaleta prefigurano le disseminazioni realizzate negli anni Duemila; all'esposizione si aggiunge infatti un intervento site-specific in cui l'effetto dei radianti si combina con l'idea dei puntipittura, sviluppandosi in una estensione ambientale che corrisponde a un'emissione luminescente che assimila l'opera al contesto. Lo spettatore avrà quindi la sensazione di essere avvolto da traiettorie puntiformi che pervadono (anziché limitarsi a invadere) lo spazio espositivo.

Per Ignazio Gadaleta, la pittura è un lavoro endogeno, una suadente ricerca che irrora le geometrie adamantine con un effetto centrifugo che obbliga il riguardante a muoversi intorno all'opera. «Questa evolvenza della permanenza percettiva», ci dice Gadaleta, «è amplificata e moltiplicata, perché l'immagine diviene multipla e non più univoca. Come in un ipertesto visuale, non c'è più una successione determinata, un'unica evidenza, ma una
molteplicità di vedute, date dalla vitalità e dalla emotività di chi fruisce l'opera».

Nato a Molfetta nel 1958, Ignazio Gadaleta vive e lavora a Milano.


Info
Museo d'Arte Contemporanea
Viale Padania 6 20851 Lissone - MB
museo@comune.lissone.mb.it
tel. 039 7397368 - 039 2145174



 LA FONDAZIONE PINO PASCALI RACCONTA ARTVISION 

Dario Agrimi, Limbo

LA FONDAZIONE PINO PASCALI RACCONTA ARTVISION

Dal 12 settembre una mostra retrospettiva racconta i risultati del progetto conclusosi nel 2015 nell’ambito del programma Ipa Adriatic Cbc 2007-2013

Nell’ambito di “Adriawealth” finanziato dal programma Ipa Adriatic Cbc 2007-2013, in continuazione con quanto realizzato nell’ambito del progetto ArTVision – A Live Art Channel, la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare propone dal 12 settembre una mostra retrospettiva che mette in luce alcuni dei risultati realizzati nel biennio tra il 2014 e il 2015.

Molte le azioni sviluppate, grazie all’apporto della Tv Crew, diretta da Nicolai Ciannamea e alla mostra Coexistence – for a new Adriatic koinè ideata da Rosalba Branà, direttrice del Museo, che ha viaggiato in Albania, Montenegro, Croazia, fino ad approdare in Italia, a Venezia e poi in Puglia presso la sede del Museo Pascali, raccontando la creatività di quei territori alla ricerca di un dialogo transnazionale.

Proprio per questo la mostra ‘ArTVision. Risultati e prospettive’ offrirà la possibilità di approfondire il progetto Coexistence attraverso la documentazione realizzata dalle cinque tv crew in ognuno dei paesi in cui ha fatto tappa, con un focus particolare su Tirana.
Sarà inoltre possibile vedere alcuni dei video prodotti, tra i 175 realizzati nell’ambito del progetto a documentazione della grande creatività adriatica, nello specifico Ginger di Giuseppe Abate (per il Veneto) e The Quieter you become, the more you are able to hear, di Lulzim Alija (per l’Albania).
Completano il percorso l’opera Limbo di Dario Agrimi, tra le opere più apprezzate della mostra Coexistence e una selezione di documentari tra cui il filmato Torre Guaceto, insignito lo scorso anno a Venezia, nell’ambito della 72. Mostra del Cinema, della prima edizione del premio ArTVision, per la sua capacità di raccontare il rapporto tra arte e natura, grazie alle opere di alcuni degli artisti più rappresentativi del territorio pugliese. In omaggio a ciò, la Fondazione Pino Pascali ha deciso di esporre anche alcuni dei lavori di artisti che compaiono in maniera esaustiva nel progetto, da Iginio Iurilli, con l’opera Da un altro mondo a Miki Carone con Tepee, Francesco Schiavulli con Carne e Daniela Corbascio, Sud, queste ultime tre installate all’aperto nel costituendo Giardino dell’Arte della Fondazione Pino Pascali. In mostra anche le opere di Claudia Giannuli, Michele Giangrande, Pierpaolo Miccolis protagonisti dei tre short movies realizzati dalla Apulia Film Commission, sempre nell’ambito di ArTVision, che hanno riscosso un notevole successo di pubblico e di critica e che sono stati trasmessi da Sky Arte Hd lo scorso anno.

La mostra si inaugurerà nell’ambito della Convention internazionale Capitalization on Artvision & Archeo.S. che si svolgerà dal 10 al 12 settembre tra Monopoli, Bari, Lecce e Polignano a Mare, presso la Fondazione Pino Pascali, tre giornate dedicate alle tematiche fondamentali del turismo ecosostenibile con un focus specifico sull’area Adriatico Ionica.



Info:
Fondazione Pino Pascali
Museo d’Arte Contemporanea
Via Parco del Lauro 119
70044 – Polignano a Mare (Ba)
Orario: dal martedì alla domenica, 11:00 – 13:00 / 17:00 – 21:00
Lunedì chiuso.
Biglietto: Euro 2,00 (con eventuali riduzioni agli aventi diritto)

press: Santa Nastro snastro@gmail.com




venerdì 16 settembre 2016

L’eredità dei Medici

Il 25 settembre alla Ferdinanda la prima della piece teatrale “L’eredità dei Medici”. Tre giornate ricche di eventi, una Magnum limited edition e un’asta di beneficenza Artimino.

Cosa meglio della voce stessa del granduca Gian Gastone de’ Medici, per raccontare le gesta della dinastia che per tre secoli governò la Toscana e che proprio trecento anni fa istituì le prime denominazioni vinicole al mondo? Ad Artimino, sulle morbide colline del Montalbano, quest’autunno la Storia prende corpo e voce, per ricordare con uno spettacolo teatrale l’eredità culturale lasciata dalla famiglia de’ Medici a Firenze e alla Toscana. Il 25 settembre 2016, andrà in scena la prima del live show “L’eredità dei Medici”, presentato da The Medici Dinasty Show

Un autentico tuffo nella storia, corredato da affascinanti contributi multimediali, musiche, video mapping e costumi d’epoca, ambientato nelle sale della Villa dei Cento Camini, nome con cui è conosciuta la “Ferdinanda”, un tempo dimora di caccia del granduca e oggi patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Un innovativo infotainment che offrirà emozioni e divertimento senza però rinunciare a una precisa ambientazione storica e una funzione didattica, replicato poi venerdì 30 settembre e domenica 2 ottobre. E non è tutto: la Tenuta di Artimino creerà in occasione di questo importante anniversario una preziosa limited edition di 1716 magnum celebrative di Carmignano Riserva 2012 con etichetta ideata da Wessel Huisman, artista olandese legato ad Artimino Contemporanea e alla Florence Biennale. Il 25 settembre i primi 10 esemplari ritoccati di pugno e firmati dall’artista verranno battuti all’asta per beneficienza insieme al dipinto originale di Huisman e il ricavato andrà a finanziare “OENS – Osteopatia e Neuroscienze” per l’acquisto di un endoscopio destinato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.



Ecco un approfondimento sul 300° anniversario e il dettaglio degli eventi che compongono le celebrazioni di Artimino:
I trecento anni del bando di Cosimo III de’ Medici
Era il 24 settembre del 1716 quando il Granduca Cosimo III emanò il bando Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano e Val d’Arno di Sopra, con l’obiettivo di proteggere e valorizzare quei vini considerati fra i più virtuosi del tempo. Si tratta del primo esempio al mondo del concetto di Denominazione e di disciplinare di produzione, anticipando di circa un secolo le Aoc francesi. Nel documento venivano definite severe norme di vendemmia e produzione e si delimitava la zona del Carmignano; nello stesso anno era uscito un altro bando – “sopra il commercio del vino” – che istituiva la nascita di una Congregazione che vigilasse sulla vendita all’estero di questo vino, già apprezzato fuori confine e considerato “un decoro per la nazione”.

Il live show “L’eredità dei Medici”
La Villa dei Cento Camini, voluta da Ferdinando I nel 1596 e progettata dall’architetto Bernardo Buontalenti, sarà il palcoscenico del live show “L’eredità dei Medici” presentato da The Medici Dinasty Show, che tra fine settembre e inizio ottobre riporterà in vita i personaggi più noti della casata tra le antiche mura della Villa. Lo stravagante granduca Gian Gastone e sua sorella Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina, si ritroveranno insieme per l’ultima volta: dal loro incontro nascerà un flashback che ripercorrerà la gloriosa storia della dinastia, il 
mecenatismo, le iniziative sociali e le direttive illuminate non ultime quelle riguardanti il vino e la salvaguardia dei prodotti di qualità. Nelle sale della Villa, l’Eredità dei Medici ripercorrerà una storia affascinante, intrecciando i momenti salienti del periodo mediceo per offrire agli spettatori spunti di riflessione e approfondimento ma anche forti emozioni. Si tratta di un gesto teatrale nato da un’ampia ricerca storiografica e dalla professionalità di un’equipe multidisciplinare, con l’obiettivo di far calare gli spettatori all’interno dello spettacolo proponendo un nuovo modo di conoscere la storia di Artimino e il territorio di Carmignano.

La bottiglia celebrativa e l’asta di beneficienza
Artimino celebra il legame tra passato e presente della “sua” denominazione con una serie limited edition di 1716 magnum numerate, create in collaborazione con l’artista Wessel Huisman, che per l’occasione ha rivisitato l’immagine della villa, usata da sempre come marchio distintivo delle etichette della Tenuta. La ricerca artistica del pittore olandese, molto legato ad Artimino, rivela un interesse unico nei confronti della storia, come si manifesta anche nell’opera creata appositamente per l’etichetta della limited edition “300 years Anniversary”. Il vino – un Carmignano Docg 2012 – è conservato in 1716 magnum dalla forma singolare (che richiama quella tondeggiante delle bottiglie dell’epoca), numerate a mano, con etichetta in canvas, packaging elegante e gomma lacca sul collo della bottiglia. Le prime dieci bottiglie, ritoccate di pugno dall’artista, insieme all’opera d’arte originale e ad alcune preziose etichette “sbagliate” saranno battute all’asta il 25 settembre dal battitore Roberto Milani della casa d’aste San Lorenzo: il ricavato sarà devoluto alla raccolta fondi per un endoscopio che permetterebbe di operare alcune forme tumorali del cervello attraverso la cavità nasale anziché con un’operazione alla calotta cranica. Un macchinario innovativo e di estrema importanza, destinato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Promotori del progetto sono il neurochirurgo Lorenzo Genitori e l’osteopata Tommaso Ferroni: i fondi saranno così destinati alla loro società no profit “OENS – Osteopatia e Neuroscienze”.

Il calendario degli appuntamenti
Nel pomeriggio di domenica 25 settembre 2016 si terrà l’asta di beneficenza, seguita da un cocktail di benvenuto, visite guidate della villa e intrattenimento musicale. Dopo l’apericena nelle Cantine Granducali, la prima teatrale di “L’Eredità dei Medici”. Prezzo complessivo: 40 euro Venerdì 30 settembre invece apericena in Villa, nelle Cantine Granducali, e spettacolo “L’Eredità dei Medici”. Domenica 2 ottobre, infine, merenda pomeridiana in Villa per grandi e piccini (con servizio di baby sitting), seguito dallo spettacolo “L’Eredità dei Medici”. Prezzo complessivo: 28 euro. Dopo lo show, inoltre, sarà possibile cenare al ristorante Biagio Pignatta (su prenotazione) con menù di ispirazione medicea. Sconti del 10% per soci Onav - Fisar – Ais – Fis.

Per info e prenotazioni:
eventi@artimino.com
055.8751426

Per info e contatti stampa:
Marco Gemelli
338.5624777
ufficiostampa@artimino.com

giovedì 15 settembre 2016

Musei in Contemporaneo

Far uscire l’arte dai musei per incontrare mondi diversi, per sperimentare un’idea innovativa di museo “contemporaneo” che va oltre gli spazi tradizionali per creare nuove sinergie, nutrire di passioni gli smartworker e businessman contemporanei: sono questi gli obiettivi dell’accordo tra COPERNICO Where Things Happen, la piattaforma di spazi che innova la tradizionale visione dell’ambiente di lavoro, e la Pinacoteca di Brera.

Un progetto che sposa la volontà di COPERNICO di promuovere una nuova attitudine lavorativa, fondata sul benessere delle persone e sulla centralità delle loro passioni e della loro cultura come chiave per la crescita professionale, e il percorso di rinnovamento che il direttore della Pinacoteca di Brera e della biblioteca Braidense James Bradburne sta mettendo in atto per il museo milanese.

“Clubhouse Brera è un punto di incontro dinamico per imprenditori e professionisti italiani e internazionali e rappresenta un’importante opportunità per Brera per capire e sviluppare nuove sinergie con diverse audience, all’interno e al di fuori di Brera,” dichiara James Bradburne.

A partire da settembre, all’interno di Clubhouse Brera, il membership Club di COPERNICO Where Things Happen, attraverso un ciclo di “C- Moments”, format di incontri serali dedicati alle avanguardie e al networking, il direttore Bradburne parlerà del ruolo e valore dell’arte e della cultura nella società contemporanea.

Gli appuntamenti saranno:
·         22 settembre “Il ruolo del museo nel futuro
·         20 ottobre “Biblioteche in moto
·         15 dicembre “Cultura come strumento del cambiamento sociale

Per informazioni sugli eventi, è possibile contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo email: info@clubhousebrera.com



COPERNICO Where Things Happen è la piattaforma che innova la tradizionale visione dello spazio di lavoro e dà un nuovo volto allo smart working. COPERNICO gestisce attualmente 8 edifici, pari a 25.000 mq, ospita più di 600 aziende. Oltre 3.000 utenti quotidianamente utilizzano i suoi spazi come sede di lavoro e luogo preferenziale per meeting ed organizzazione di eventi.
website: www.coperni.co



martedì 13 settembre 2016

Lucide trasparenze di Claudio Gaddini alla Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia

Comunicato stampa - La Galleria 8,75 Artecontemporanea di Reggio Emilia presenta, dal 1 al 29 ottobre 2016, “Lucide trasparenze”, mostra dell’artista toscano Claudio Gaddini che, partendo dal dato naturale, sintetizza il segno per “entrare” nella materia e vedere ciò che essa sottende. Curata da Chiara Serri, la personale sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 17.00.

In esposizione, una quindicina di opere pittoriche tratte dalla serie “Arborescenze”, riferibile al periodo 2014-2016. Lavori in cui alla “trasparenza” della superficie si associa la “lucidità” (ovvero la consapevolezza) dell’autore che, dopo un lungo periodo di ricerca, si propone di trasferire sul supporto l’essenza stessa del segno.

“Lucide trasparenze” è parte della terza edizione della rassegna “In Contemporanea” che vede l’apertura congiunta della stagione espositiva autunnale in sette gallerie d’arte di Reggio Emilia. Realizzata in collaborazione con il Comune e i Musei Civici di Reggio Emilia, la manifestazione prevede anche l’esposizione collettiva “In Contemporanea al Museo”, dal 1 al 30 ottobre 2016 presso il Palazzo dei Musei.


CSArt - Comunicazione per l'Arte
Via Emilia S. Stefano, 54
42121 Reggio Emilia
T/F +39 0522 1715142
www.csart.it
info@csart.it

lunedì 12 settembre 2016

Frigoriferi d'artista a Paratissima

A.A.A. cercasi artisti, grafici, creativi e designer pronti a trasformare un frigorifero RedBull in un'opera d'arte durante la 12° edizione di Paratissima. 

"RedBull Canvas Cooler" è il progetto della nota bevanda energetica che ha coinvolto, dal 2013 ad oggi, artisti di tutto il mondo in Arabia Saudita, Stati Uniti e Giappone. 

In collaborazione con Paratissima, il progetto arriva per la prima volta a Torino ed è aperto a tutti gli artisti. Le proposte per l'artisticizzazione del mini-frigo dovranno essere inviate entro il 30 settembre. Una giuria selezionerà i partecipanti, in un numero compreso tra 6 e 10, che realizzeranno live la decorazione del frigorifero (uno per ciascun artista) nello spazio "RedBull Canvas Cooler Art Lab", durante Paratissima, la manifestazione d'arte contemporanea in programma dal 2 al 6 novembre a Torino Esposizioni. 

I frigoriferi customizzati verranno poi posizionati in maniera permanente all'interno di esclusivi locali torinesi selezionati da RedBull per la loro attenzione estetica e affinità al mondo dell'arte e del design. 

La partecipazione è gratuita.
Iscrizioni entro il 30 settembre: redbullparatissima@gmail.com


Info 
www.paratissima.it
011 2073075 – 345 3183971 - info@paratissima.it 

Ufficio stampa 
Simona Savoldi – 339 6598721 – press@paratissima.it


domenica 11 settembre 2016

Riscarti fest Festival Internazionale di Riciclo Creativo

Riscarti fest Festival Internazionale di Riciclo Creativo - comunicato stampa

RISCARTI Festival Internazionale di Riciclo creativo (in collaborazione con Viteculture): 10 giorni per immergersi nell’etica e nella buona pratica del riciclo per scoprire le mille vite che possono nascere da oggetti di scarto, riportati a nuova vita attraverso l’originalità e la creatività dei tanti maker e artisti italiani e non solo. Dieci giorni e 2 location (Villa Ada e il Quirinetta) per trovare una soluzione etica ed estetica all’ingombrante accumulo dei rifiuti, per sostenere l’arte di trasformare quegli oggetti che possono ancora essere riscattati come beni.

Dall’intrattenimento con l’eco-musica, cioè suonata con gli strumenti riciclati, agli incontri con gli esperti nel ramo della ricerca e dell’innovazione legati al mondo delle Università, giunto alla sua quarta edizione, RIscARTI offrirà inedite mostre di oggetti d’arte e design, insieme ad appuntamenti musicali, teatrali e workshop, trasformandosi in un luogo di incontro e piattaforma a tutto campo per chi ha a cuore il green.

RISCARTI ARTE Verranno esposte opere come I Moai di Sergio Scarcelli, artista che raccoglie i materiali pericolosi per l’ambiente, soprattutto sulle coste, tuffandosi in mare e trasformandoli in opere che si stagliano come protettrici della terra; il Mercurio di Patrick Alò, una delle 2 sculture monumentali in ferro, nate da materiale recuperato nei territori abbandonati dalla mareggiata postindustriale, in vecchi capannoni, in fabbriche abbandonate.
Mostra visitabile tutti i giorni dalle 17.00 alle 22 e domenica 18 dalle 10.00 alle 23.00.

RISCARTI MUSICA Capone Djunk Set, versione “live set” della Capone Bungtbangt,una band nata dall’idea del riciclo creativo, accompagnata da musica e natura
16 settembre

RISCARTI TEATRO La quarta edizione di Riscarti vedrà importanti novità e anche dal punto di vista teatrale con la collaborazione con il festival Quartieri dell’arte di Viterbo e il Fashion for Theatre, che associa il lavoro di prestigiosi brand e stilisti europei a quello di eccezionali artisti del teatro internazionale, in programma lo spettacolo “Tempolibero” di Gian Maria Cervo. A costituire la scenografia della piece “il dissidente” realizzato dall’artista Alessandro Ciafardini.
13 Settembre

RISCARTI INCONTRI E WORKSHOP All’interno degli incontri con i professionisti denominati “esperienze artistiche”, il 13 settembre al Quirinetta l’Arch. Dario del Bufalo proporrà la storia del riuso del marmo dalla Roma pagana alla Roma cristiana, mentre l’artista Maria Cristina Finucci presenta il “Garbage Patch”: un progetto artistico transmediale che affronta il problema delle immense chiazze di rifiuti plastici dispersi negli oceani, che costituirebbero uno stato federale dell’arte. Con la consulenza della Link Campus Univeristy, un altro appuntamento da mettere in agenda sarà il 14 settembre con il workshop di codesign per co-progettare e prototipare prodotti e servizi che aiutino a ridurre gli sprechi alimentari, sfruttando le potenzialità e gli strumenti della sharing e della circular economy.

Riscarti 2016
QUIRINETTA
Roma - dal 12 al 18 settembre 2016
Via Marco Minghetti 5 (00187)
+39 0669925616
info@quirinetta.com
www.quirinetta.com

sabato 10 settembre 2016

Venice Design Week 2016

A Venezia, dall' 1 al 9 ottobre, si svolgerà l'edizione 2016 di Venice Design Week a cura dell’associazione culturale Arte e Design a Venezia

Comunicato Stampa

La formula delle Design Week è collaudata in tutto il mondo. La declinazione che dal 2010 ne propone Venezia è però del tutto originale, non fosse altro che per il fatto che nessuna location del pianeta è avvicinabile all’assoluta unicità di quel contesto.
La magia, e la straordinaria tradizione di artigianato d’arte della Serenissima, polarizzano l’attenzione e stimolano idee a designers internazionali che, anche per questo, privilegiano lo scenario veneziano per presentare le loro innovazioni.

Per questo Venice Design Week, edizione dopo edizione, è andata assumendo rilevanza e caratteristiche di assoluta unicità tra le analoghe proposte europee, candidandosi a diventare una “piattaforma” internazionale tutta riservata al design. Ovvero un luogo di incontro mondiale del design, laddove esso presenti caratteristiche di eccezionalità.
Il tutto in un percorso che dissemina design e idee per gran parte del “pesce” veneziano, coinvolgendo i vari sestieri compresa la Giudecca. Tutti i progetti saranno all’insegna di un equilibrio tra estetica, forma, funzione.

Ogni edizione viene focalizzata su un tema. Quello che l’associazione Culturale Arte e Design a Venezia ha scelto per il 2016 è di notevole attualità. Si tratteranno le “wearable technologies (tecnologie indossabili), un filo conduttore a cui si collegheranno situazioni diversissime e diversissimi ambiti di applicazione. Come a esempio “l’inclusive design”, progetti semplici da usare, pensati anche per chi può avere difficoltà (e abilità) diverse. Ecco il tema della tecnologia come mezzo per facilitare il nostro rapporto con la realtà che ci circonda. 

I designer invitati all’edizione 2016 di Venice Design Week sono connotati da un approccio progettuale innovativo, inclusivo, condiviso e multidisciplinare. 

Ad ospitare il loro confronto di idee e di progetti sarà il Museo di Palazzo Mocenigo, - Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, tra le sedi della Fondazione Musei Civici di Venezia quella cioè che spesso riserva approfondimenti legati all'ambito della moda. E’, evidentemente, una scelta di location altamente simbolica. Non un qualunque contenitore, ma un museo attivo, interessato a documentare e a capire come cambiano le nostre abitudini, per stimolare una riflessione tra passato e presente. 
Riflessione, mai scontro, che connota l’intera Venice Design Week che guarda avanti, anche molto avanti, proprio perché è conscia di poter tenere ben saldi i piedi, ovvero le radici vitali, in un solido, lungo passato di ricerca e di capacità artigiana e industriale.

Diversi i concorsi stimolati dalla edizione 2016 di Venice design Week. A cominciare dal concorso “Wearable Technologies” in collaborazione con ADI, IUAV, museo della Moda e del Costume di Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo, Museo dell’occhiale e istituzioni internazionali. Il concorso mira a selezionare oggetti definibili come “tecnologia indossabile”.
Il concorso “La luce sottolinea” mostra progetti, realizzazioni e di sistemi di illuminazione. La mostra sarà ospitata dal Hotel Saturnia & International a due passi da piazza San Marco. 
Le proposte derivanti dal concorso “Venice Design Week Jewellery Selection 2016” (terza edizione) saranno in mostra a Ca’ Pisani Design Hotel

A tutto questo si aggiungono due “selezioni” speciali dei curatori in cui si presentano prodotti “finiti”. Non più il prototipo, l’idea o il progetto ma l’oggetto pronto per il mercato e i buyers internazionali non mancheranno all’appuntamento. Una selezione è intitolata “L’eleganza del cigno nero” ed è un percorso espositivo tra accessori moda, complemento d’arredo e arte che inizia a Ca’ Sagredo. L’altra chiamata “Equilibri” (a cura di Michela Codutti), propone la ricerca dell’equilibro estetico nel design, e si sviluppa in più sedi tra cui l’Hilton hotel e lo show room Guadagni. 

“La settimana del design – afferma la curatrice Lisa Balasso - ci conduce a scoprire le ragioni, i meccanismi, le idee che sottendono agli oggetti che ognuno di noi utilizza senza più vederli legati a una mera necessità. Ci propone dunque una riflessione su temi centrali come le tecnologie indossabili, l’usabilità degli oggetti, l’interazione con noi stessi e con gli altri, fino a trattare l’illuminazione degli ambienti che interagisce con noi grazie a interfacce sempre più semplici da usare. L’uomo al centro di un universo di oggetti d’uso, non solo decorativi ma pratici, realizzati pensando a un utilizzo da parte di tutti. 
Ma anche l’uomo il cui corpo può essere connesso a micro apparecchiature che aumentano la percezione, l’interazione con noi stessi e con gli altri. Durante la settimana, inoltre, sarà possibile approfondire argomenti come i tessuti interattivi o effettuare visite particolari che stimolano la creatività manuale.”


Per informazioni: 
Venice Design Week: venicedesignweek.it
Segreteria organizzativa: mail@venicedesignweek.it

Ufficio Stampa:
Studio Esseci.net tel. +39.049663499 gestione3@studioesseci.net

Ufficio stampa Fondazione Musei Civici di Venezia
Riccardo Bon, tel. +39 (0)412405225-32; 
press@fmcvenezia.it
riccardo.bon@fmcvenezia.it