Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

domenica 31 luglio 2016

Il bikini compie 70 anni

Il bikini compie 70 anni, una storia scritta dalle dive: Dall'Atomica Rita Hayworth a Ursula Andress, fino a Raquel Welch...


L’aveva ben dipinta Dalida nella sua canzone Pezzettini di bikini quella «piccina che dalla cabina uscire non voleva», timorosa di avere tutti gli occhi addosso, lei, con quei due pezzi di stoffa così poco coprenti. Era il 1960 e quello che sarebbe diventato un marchio planetario era già nato da tempo pur se con alterne (s)fortune. Si deve al sarto francese Louis Réard (1897-1984) l’idea del costume da bagno, la cui storia è accompagnata da un curioso destino ricostruito a Parigi con la mostra «70 anni del bikini» alla Galerie Joseph-Froissart, grazioso spazio espositivo nella parte alta del Marais. 

Con un debole per il deposito del marchio, Réard fece quello che i francesi definiscono coup de théâtre: si ispirò per il nome a un’isola del Pacifico (Bikini, appunto) in cui gli Stati Uniti stavano facendo test nucleari. In questo modo l’effetto sarebbe stato garantito: bikini avrebbe evocato l’esplosione e l’effetto choc avrebbe fatto il resto.

Nulla di tutto questo accadde. La presentazione alla piscina «Molitor» il 5 luglio 1946 fu un vero e proprio flop e, giudicato troppo volgare, il bikini non interessò nessuno, tanto meno i giornalisti di moda. Una riposta surreale e davvero poco «esplosiva» per il povero Réard che aveva tanto scommesso sulla «Festa dell’Acqua» alla «Molitor», appuntamento tra i più sentiti della Parigi dalla gioia di vivere - a guerra finita - e, più prosaicamente, luogo in cui l’industria balneare muoveva i suoi primi passi.

Non bastò neanche la conturbante e disinibita ballerina del Casino di Parigi a rendere appetibile, con la sua sfilata, la nuova creazione di moda; e forse pesò anche su Réard il suo essere non propriamente del mestiere. Gli si rimproverava la formazione di ingegnere specializzato in automobili (in realtà preferiva gestire la boutique della madre, «Le Folies Bergères» dove passava gran parte del suo tempo) e di aver ceduto troppo al fascino di due minuscoli triangolini. La sua, insomma, era sì un’idea era visionaria, ma i tempi non erano ancora maturi.

Come si suol dire, il tempo è galantuomo e per parlare non ha bisogno di essere interrogato: è tanto vero questo adagio che la storia a Réard darà ragione. Pian piano, nel corso degli anni, il bikini si imporrà nel guardaroba tanto delle dive quanto delle borghesi, con buona pace dello scandalo che ieri fece, ma che oggi non verrebbe minimamente percepito. Ci pensò Brigitte Bardot nel 1958 nel film E Dio creò la donna e seguirono poi tante celebrità, non solo francesi, a rendere glamour la creazione di Réard. Da allora il bikini ha vissuto una stagione che non conosce tramonto: parola universalmente nota, ha fatto il giro del mondo con tutte le sue varianti possibili: colori, tinta unita, con laccetti, a balconcino, castigati, disinibiti, rettangolari e triangolari.

E l’esposizione bene traccia questa parabola ascendente con le dive, da Ava Gardner in giallo su uno scivolo, a Raquel Welch (che sarà rappresentata in bikini anche da Dalì), da Marylin Monroe a Brigitte Bardot, passando per sconosciute ma bellissime francesi sorridenti e chic sulla Senna. E poi i primi concorsi per reginette con sfilate al Bois Boulogne e sugli Champs Elysées completano il quadro di questa mostra arricchita con pezzi unici da collezione e con gli strumenti sartoriali per una buona realizzazione. Come dire, il «cantiere» del bikini. Certo, fa specie vedere dei costumi d’antan con fiocchi e gonnellini e alcuni realizzati anche con materiali improbabili (con inserti in inox e in vinile), ma si sa, alla moda non si comanda e alla bellezza men che meno. Dovevano saperne qualcosa Ursula Andress, meravigliosa mentre esce dal mare in bikini bianco, e Romy Schneider, solo per citare altre dive in mostra.

Ma senza nulla togliere al loro indubbio fascino ciò che colpisce è l’effetto a cascata della moda bikini: giovani francesi dagli anni ‘60 in poi consapevoli di mostrarsi senza paura di apparire volgari, al contrario; del resto sembra essere la loro prerogativa apparire superbamente chic con pochi pezzi di stoffa addosso tanto al mare quanto in città. E con la pancia piatta dopo una sera a «pasteggiare» camembert. Ma questa è un’altra storia.


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venerdì 29 luglio 2016

Doppio Simmetrico di Antonio Savino Damico presso la Galleria Casa Cava a Matera.

Proseguono le iniziative promosse da In Arte Exhibit di Potenza con una nuova mostra di Antonio Savino Damico presso la Galleria Casa Cava a Matera. L’esposizione sarà inaugurata il 1° Settembre 2016 alle ore 18:00 e sarà visitabile fino al 15 Settembre 2016.

La mostra, dal titolo “Doppio Simmetrico”,  si inserisce nell’ambito di quel fermento che da tempo fa della città dei Sassi il baricentro culturale della Basilicata  nonché la meta ambita da numerosi artisti. Le 50 opere che Damico esporrà presso la suggestiva location di Casa Cava sono tratte da una serie di realizzazioni su carta, eseguite con penne a sfera di tipo biro, nere e colorate.

L’artista, nato a Milano nel 1939 e laureato in fisica presso l’Università degli Studi di Milano è stato a lungo insegnante di fisica e matematica ma si è dedicato continuativamente alla pittura dal 1987, avendo conosciuto e amato l’arte figurativa sin da bambino grazie all’incontro con lo scultore Ettore Calvelli. Tratteggiare a penna come fa Damico è infatti un po’ come scolpire: bisogna essere decisi e netti. Le sue opere sono realizzate  su carta o cartoncino con penne a sfera in una gamma cromatica abbastanza ristretta: dalle sfumature dei rosa al fucsia, dal verde pallido al blu, dal giallo all’ocra. In mostra sarà possibile ammirare forme liberate dalla fissità che si muovono acquisendo una nuova natura, rigenerandosi costantemente. Variegato è  l’universo che popola le sue composizioni: piccoli e grandi animali, figure zoomorfe, embrionali, oniriche, fantasmi della mente, moduli abitativi, architetture, arche, grotte, barche, e tanto altro. Il filo conduttore dell’esposizione è quello della simmetria, quella particolare e non sempre perfetta simmetria compositiva che possiamo cogliere nel cosmo di carta privo di linea d’orizzonte e di forza di gravità. Il doppio simmetrico, intestazione suggerita dal titolo di un’opera in mostra,  è quello specchio distorto dove la realtà può cambiare all’improvviso e, sdoppiandosi anche numerose volte, generare nuova vita come in una mitosi artistica.

A Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, una città che dell’equilibrio tra pieni e  vuoti ha fatto il suo emblema e il suo punto di forza e rinnovamento, le opere dell’artista troveranno una dimensione consona che riporti efficacemente il messaggio di sospensione della realtà, in un ordine simmetrico e puro, in equilibrio dinamico. Damico, fisico oltre che artista, conosce le leggi che governano il mondo e per questo riesce coerentemente a stravolgerle nelle sue opere. Nei sui disegni, da lui stesso definiti “l’encefalogramma della mente volatile” dell’artista,  caleidoscopiche visioni si arricchiscono di corrispondenze visive e innegabile coerenza compositiva, vivacizzata dal quel racconto aneddotico che si  disvela anche nei titoli delle opere, stringhe semantiche efficaci che descrivono ed esprimono ciò che accade sulla carta.



Ufficio stampa “In Arte Multiversi

Adetto stampa  Maria Lucia LUCIA

Largo Pisacane 15, 85100 Potenza

Infoline: 330 798058 - 392 4263201

E-mail: informazioni@in-arte.org - eventi@in-arte.org




giovedì 28 luglio 2016

EPTA. Paola Marzano & Federico Primiceri

Il progetto EPTA è un unico intervento realizzato da Paola Marzano e Federico Primiceri negli spazi dello showroom di alta gioielleria del brand Federico Primiceri a Lecce, che ospita l’installazione dal 7 al 30 agosto p.v. in via Leonardo Prato, 20.

L’arte di Paola Marzano è mezzo per veicolare intimi stati conflittuali con scopo catartico. Questo processo inizia con una fase di riflessione e ricerca dei meccanismi inconsci, alla base dei comportamenti umani, che sfociano poi in disagi interiori. La sua produzione artistica è alchemica, una continua ricerca di quell’essenza quasi magica che muove le dinamiche vitali. E, proprio come l’alchimia che usava un linguaggio criptico ed occulto per preservare la conoscenza ottenuta, da coloro che non fossero ancora pronti a comprenderla, così il linguaggio artistico della Marzano si carica di simbologia ed essenzialità per non svelare mai totalmente un messaggio che viene comunque trasmesso e colto nella sua interezza. 

Questa sintesi di linguaggio viene raggiunta dall’artista attraverso un processo certosino di pulizia e semplificazione nel quale si tende a togliere anziché aggiungere, per arrivare all’essenza pura del messaggio. È un’arte incentrata sulle tematiche del dualismo, del superamento dell’apparenza, della conoscenza interiore, del silenzio, della solitudine e della ricerca della Verità. Non differente quest’opera: EPTA.

Partendo da una complessa esperienza personale, riconosciuta e sviscerata con lucida e razionale analisi oggettiva, l’artista giunge a quella che i filosofi ermetici chiamavano “ignificazione”, ovvero la purificazione del dolore inconscio. Già nel titolo è intuibile l’essenza e la poetica comunicativa e intimamente spirituale dell’artista: EPTA sta per eptagramma, la stella a sette punte che Paola Marzano propone in un’installazione - disegnata da sette evanescenti piramidi sospese alla volta bianca all’interno dello showroom Federico Primiceri – e che nell’albero cabalistico rappresenta la settima Sephirah (Venere). L'Eptagramma rappresenta la ricerca interiore per trovare il tesoro nascosto, la presa di coscienza del proprio io, del proprio centro, del proprio cuore (la Pietra Occulta). Il numero sette deriva dal celestiale tre e dal terrestre quattro, per cui l’eptagramma riconduce all’uomo nella sua totalità e fusione degli opposti (corpo e anima).

EPTA o sette come (secondo le antiche concezioni astrologiche) il numero dei giorni della settimana, i sette pianeti Sacri (Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole), i sette metalli alchemici (argento, ferro, mercurio, stagno, rame, piombo, oro) che nell’opera costituiscono la base delle piramidi, i sette angeli e i sette spiriti planetari, i cui simboli sono incisi al laser sulle facce dei poliedri. La dicotomia di angeli e spiriti che governano i pianeti, rappresentati nell’opera attraverso simboli alchemici, è ripresa nella proiezione di un’improbabile regina Grimilde, resa in un saturo bianco e nero, che ci osserva, ci seduce, ci scruta e ci invita a riconoscere la celebre frase pronunciata davanti allo specchio, restituendocela nella ciclica lotta di positivo e negativo. I dualismi nero - bianco, anima - corpo, bene – male, luce – ombra si intensificano, il tentativo tutto umano di comporre queste forze dicotomiche essenziali nella ricerca di un equilibrio possibile si attiva nel processo di consapevolezza dell’individualità dell’artista, la scoperta dell’io interiore si completa.

La trasmutazione dei metalli in opere preziose viene affidata alle mani sapienti e all’estro del fine jewellery designer pugliese Federico Primiceri, che incontra le arti visive dell’artista nel suo showroom di alta gioielleria, realizzando per l’occasione gioielli ispirati a simboli esoterici. Monili unici con alchemiche forme in argento 925 nascono da ispirazione ed interpretazione del talentuoso orafo designer all’interno della luxury gallery del suo brand, dove l’arte performativa vive in una rara simbiosi con l’arte del gioiello, in una location d’eccezione nel cuore della barocca città di Lecce.

EPTA || Paola Marzano & Federico Primiceri
a cura di Katia Olivieri
Showroom Federico Primiceri fine jewellery
Via Leonardo Prato, 20 – 73100 – Lecce
Dal 7 al 30 Agosto 2016
Orari: Lun. 17:00-20:00; Mar.-Ven. 10:00 – 13:00 / 17:00-20:00
www.paolamarzano.com – www.federicoprimiceri.it


Per maggiori informazioni: Francesca Primiceri
Head of Communication | PR | Press Office Federico Primiceri
press@federicoprimiceri.it || T. +39 320 48 84 335 || T. +39 0832 17 98 263



domenica 24 luglio 2016

Donna, Contemporanea, Estetica e Bucolica.

Vesna Pavan, dopo il successo ottenuto durante il 31° Trofeo Primo Carnera, rimarrà in permanenza presso il Museo Villa Carnera, in via Roma a Sequals (PN), con la mostra “Donna, Contemporanea, Estetica e Bucolica” fino al prossimo 30 ottobre, con apertura domenicale dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

Protagonista dell'esposizione è il nuovo ciclo Memories che vuole essere punto di riflessione tra il recente passato e il presente. Ci narra di un'epoca non troppo lontana, in cui ogni lavoro aveva le sue usanze, le sue tradizioni e persino un suo specifico profumo. L’uomo dipendeva unicamente dalla terra che coltivava. La piazza era un luogo d’incontro per diverse generazioni. la Donna era libera dai dettami castranti degli odierni canoni di bellezza e i calli sulle mani erano motivo di orgoglio, perché raccontavano la storia di una donna lavoratrice, genitrice, cuoca, matriarca, centro dell’universo familiare.

Alcune opere di questa collezione sono ritratti e scene di vita di Giuseppina detta Pina Kovacic (1913-1980) originaria di Santa Lucia di Tolmino in Slovenia, impiegata alle Poste di Gorizia, che nel 1939 divenne la moglie del celebre pugile Primo Carnera. I dipinti dedicati a Pina mirano a riscoprire la sua immagine, sottolineando l’importanza di questa figura storica: dolce, ma allo stesso tempo forte, che ha sostenuto ed amato il campione Primo Carnera. Una donna in ombra, come spesso accade alle mogli di personaggi famosi, ma non dimenticata e che oggi, proprio grazie al ciclo Memories, viene trasformata in icona contemporanea.

Le opere dedicate a Giuseppina Kovacic resteranno a Villa Carnera anche dopo la chiusura della mostra, essendo state donate dalla Pavan al Comune di Sequals.

Vesna Pavan, figlia d'arte, nasce a Spilimbergo (PN) il 12/09/1976. Nella sua ricerca creativa, design, moda, fotografia, tecnologia, studio dei materiali e del colore si fondono e si contaminano in un unico atto creativo senza limiti. 
Oggi è Ambasciatrice dell'Arte Italiana in Russia. Hanno scritto di lei Vittorio Sgarbi, Luca Beatrice e Paolo Levi.


Vesna Pavan - Donna, Contemporanea, Estetica e Bucolica
SPAZIO V PROJECT
Milano - dal 24 luglio al 30 ottobre 2016
Via Monte Nevoso 7 (20131)
Adriana Fenzi

Ufficio Stampa e Comunicazione
Via Giacosa 9, 20127 Milano
Tel +39 328 3190032
fenziadriana@libero.it


Informazioni sull'intera produzione artistica di Vesna sono disponibili sui siti www.vesnapavan.com e www.skinart.info 

giovedì 21 luglio 2016

Made4Art Summer Exhibition 2016

Lo Spazio Made4Art di Milano presenta Summer Exhibition, special art project dedicato al tema dell’estate, simbolo per eccellenza di energia e forza vitale, in un ideale invito ad assumere un atteggiamento positivo nei confronti dell’esistenza. 

La mostra riunisce alcune significative interpretazioni pittoriche, scultoree e fotografiche realizzate da artisti dalle differenti sensibilità e specificità tecniche chiamati a esprimersi sul tema dai Curatori di Made4Art, Elena Amodeo e Vittorio Schieroni.

Le delicate composizioni realizzate in colori acrilici su carta di Donata Bonanomi trovano inaspettati richiami e analogie a livello cromatico negli scatti fotografici di Alessandro Vicario, dove l’incontro tra il cielo e il mare va a perdere ogni riferimento figurativo in vista di un’astrazione fatta di linee e colori. L’energia e il rigore delle sculture in ceramica policroma di Ruggero Marrani, con le loro forme geometriche e l’inclusione inaspettata del suono, trovano posto accanto alle linee nette e ai colori accesissimi degli oggetti stilizzati dipinti da Paolo Remondini. Le campiture quasi monocrome che caratterizzano le tele di Tommaso Panzeri, raffinate e poetiche composizioni astratte, si confrontano con i mondi onirici di Paolo Stefanelli, dove il rincorrersi e l’intrecciarsi delle figure umane generano opere affascinanti dove la fantasia e l’emozione sono elementi caratterizzanti e rivelatori del suo personalissimo immaginario.

Il risultato dell’incontro tra queste diverse personalità artistiche è un allestimento fatto di armonici contrasti, di linee, colori, suoni e luci, un viaggio nelle molteplici forme espressive dell’arte che durerà un’intera estate, verso la nuova stagione espositiva di Made4Art. Summer Exhibition, con data di inaugurazione mercoledì 27 luglio, rimarrà aperta al pubblico fino agli inizi di settembre; durante il mese di luglio la mostra sarà visitabile con gli orari di apertura dello Spazio, in seguito su appuntamento. Lo special art project è inserito nella piattaforma progettuale Made4Expo. 

Made4Art Summer Exhibition 2016 
Donata Bonanomi, Roberto Marrani, Tommaso Panzeri, Paolo Remondini, Paolo Stefanelli, Alessandro Vicario

27 luglio - 4 settembre 2016 
Inaugurazione mercoledì 27 luglio, ore 18.30 
Orari di apertura a luglio: lunedì ore 16 - 19, martedì - venerdì 10 - 13 e 16 - 19 
Ad agosto e settembre apertura esclusivamente su appuntamento

M4A - MADE4ART | Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 
Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano 
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872



Un progetto M4E - MADE4EXPO

martedì 19 luglio 2016

In punta di penna al Museo Tuscolano Scuderie Aldobrandini di Frascati

Il ciclo di mostre Hybrids dell'artista Keziat, dopo la seconda tappa americana (Società Dante Alighieri di Miami) conclusasi a fine giugno, ritorna nuovamente in Italia. 

Dal 23 luglio al 13 agosto Keziat espone “In punta di penna”, a cura di Barbara Pavan, nel bellissimo spazio espositivo del Museo Tuscolano Scuderie Aldobrandini di Frascati (Roma), ristrutturato dall’architetto Massimiliano Fuksas. Hybrids si chiuderà a Bangkok con “The invisible ink”, dal 30 settembre al 21 ottobre 2016. La mostra farà parte del cartellone del prestigioso festival italiano organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Bangkok; manifestazione di assoluto valore che porta ogni anno i migliori artisti italiani in Thailandia.Hybrids, secondo ciclo espositivo internazionale di Keziat segue quello del 2012-2014 intitolato Visionaria, con mostre al MAT, Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo (Foggia), Casa Italiana Zerilli-Marimò di New York, Centro Culturale Elsa Morante di Roma, Sabiana Paoli Art Gallery di Singapore e all’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam. 

Di questa terza tappa romana -In punta di penna- scrive la curatrice Barbara Pavan: “La punta della biro di Keziat attraversa leggera e sinuosa la tela come una ballerina classica attraversa il palcoscenico. Scorre veloce, volteggia, torna indietro sulla scia dell’intima narrazione che l’artista - di tratto in tratto - dipana, tra dimensione onirica, piano emozionale e pensiero, senza soluzione di continuità. Le opere di questa mostra sono, appunto, attraversamenti: attraversano paesaggi dove la contemporaneità di piani spaziali e temporali differenti genera un caos apparente popolato di strane creature, sintesi e proiezione di realtà e fantasia, di paure e desideri. Nella complessità dell’articolata costruzione delle opere Keziat non cede mai al decorativo, non concede nulla al lezioso e non si concede mai il superfluo: tutto è parte del tutto, di quel racconto di arte, vita, visione al quale l’artista da forma ma che appartiene e attraversa l’esistenza di tutti noi.

Hybrids è un progetto Violipiano Visual, realizzato in collaborazione con il MAT – Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo, il Comune di San Severo, la Società Dante Alighieri di Miami (Usa), il Consolato d’Italia a Miami (Usa), il Museo Tuscolano Scuderie Aldobrandini di Frascati (Roma), il Comune di Frascati (Roma), l’Ambasciata d’Italia a Bangkok.



MUSEO TUSCOLANO SCUDERIE ALDOBRANDINI
Keziat| In punta di penna 
a cura di Barbara Pavan
23 luglio – 13 agosto 2016
Inaugurazione: 23 luglio 2016 ore 18:00

Catalogo in mostra

Finissage
sabato 13 agosto 2016


MUSEO TUSCOLANO SCUDERIE ALDOBRANDINI
Piazza Marconi, 6
00044 – Frascati (Roma)

Orari:
martedi – venerdi  09:00 – 18:00
sabato e domenica 10:00 – 19:00


Press office
Amalia Di Lanno
www.amaliadilanno.com
info@amaliadilanno.com

Un progetto:
Violipiano Visual

In collaborazione con:
Comune di San Severo Foggia, Italia
Consolato d’Italia a Miami, Usa
Società Dante Alighieri, Miami, Usa
Museo Tuscolano Scuderie Aldobrandini, Frascati (Roma), Italia
Comune di Frascati (Roma), Italia
Sabiana Paoli art gallery, Singapore
Ambasciata d’Italia a Bangkok, Thailandia

lunedì 18 luglio 2016

La Festa di Cinema del reale 2016

Da mercoledì 20 a sabato 23 luglio torna a Specchia La Festa di Cinema del reale, una comunità creativa di artisti, registi e autori che si riconferma e cresce di anno in anno trasformando i vicoli di uno dei borghi più belli d’Italia nella cittadella del cinema, laboratorio delle arti audiovisive e performative

I FIL ROUGE DELLA NUOVA EDIZIONE

Voci, incanti, tradimenti: sono queste le tre parole chiave e linee di ricerca che percorrono la programmazione della Festa di Cinema del reale 2016 che si svolgerà dal 20 al 23 luglio a Specchia, in provincia di Lecce. Giunta alla 13esima edizione, la manifestazione dedicata al cinema documentario, sotto la direzione artistica del film-maker Paolo Pisanelli, è una straordinaria occasione di incontro fra pubblico e autori ma soprattutto una festa di sguardi e scambi creativi che promuove le narrazioni del reale.

La Festa di Cinema del reale è molto più di un festival di cinema documentario: è un’officina creativa, un laboratorio che stimola capacità immaginifiche sui luoghi e invita ad abitare piazze, palazzi storici, frantoi ipogei, parchi e chiese sconsacrate del suggestivo borgo antico di Specchia. Un evento atteso ogni anno dalle realtà produttive del cinema ma soprattutto dal pubblico: dai cittadini del borgo che da sempre collaborano alla realizzazione del festival, come il Forum dei giovani di Specchia; dagli studenti, dai registi, dai produttori e dai turisti che scelgono e riconfermano, con la loro presenza, la partecipazione a questa festa di sguardi sul mondo; dagli artisti, che spontaneamente ritornano con progetti site specific e laboratoriali rivolti alla comunità. Un progetto culturale, prima ancora che un evento, fortemente esperenziale che per quattro giorni si propaga in uno dei ‘Borghi più belli d’Italia’, Bandiera Arancione del Touring Club, trasformandolo in cittadella del cinema, laboratorio delle arti audiovisive e performative e l’atrio del cinquecentesco Castello Risolo in una sala cinematografica sotto le stelle.

La Festa di Cinema del reale è a ingresso libero. È un cinema che si fa in strada, fuori, ovunque, tra cortili, chiese sconsacrate, frantoi ipogei, palazzi nobiliari e vicoli. È un cinema che guarda i luoghi in cui viviamo e le cose che succedono, che attraversa città, periferie, fabbriche, deserti, mari, isole, terremoti, paesaggi quotidiani raccogliendo memorie e amnesie per attraversare luci e ombre del presente, del passato, del futuro. In un mondo sempre più complesso, in cui i predominanti new media costituiscono più uno specchio deformante e deformato della realtà, il cinema del reale diventa un modo per comprendere e capire il mondo che ci circonda.

Come da tradizione, nel penultimo weekend di luglio, sullo schermo di Castello Risolo si susseguono film sperimentali, film-saggio, diari personali, film di famiglia, grandi reportage, inchieste storiche, narrazioni classiche. Una fitta programmazione che, novità di quest’anno, sconfina ne “Lo schermo pazzo”, in piazzetta Sant’Oronzo, luogo intimo e ‘popolare’ di Specchia, che accoglierà performance last minute, frammenti filmici, ricerche e sperimentazioni ma anche film di grande successo internazionale, arricchendo la proposta di sala.


Scopri l'anteprima della 13esima edizione su www.cinemadelreale.it

venerdì 15 luglio 2016

Il corpo e l'anima. Esposizione internazionale d'arte contemporanea.

L’I.I.S.S. “Scipione Staffa” di Trinitapoli, nell’ambito del Progetto “Trinitapoli Arte”, ha promosso, con il patrocinio del Comune di Trinitapoli e dell'Associazione Culturale "Puglia-Russia", l'Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea (E.I.A.C.), che sarà ospitata dal Museo degli ipogei, con la collaborazione dell’Associazione Culturale “Tautor”. 

Scopo della E.I.A.C. è favorire l’emergere di giovani talenti e consentire, nello stesso tempo, ad artisti già affermati di mostrare il risultato della loro pluridecennale ricerca artistica. Questa prima edizione, inoltre, mira a stabilire uno stretto legame tra l’Arte Contemporanea e il territorio, mettendo in risalto un sito come il Museo degli Ipogei, che merita la massima attenzione a livello nazionale e internazionale. Alla mostra, articolata in tre sezioni (I. Scultura - II. Pittura - III. Fotografia, arte digitale, installazioni e video), partecipano 22 artisti, con 70 opere.

Curatore della mostra ed estensore del catalogo è il Prof. Cosimo Antonino Strazzeri, storico della letteratura, critico d’arte e dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “Scipione Staffa” di Trinitapoli; il responsabile dell’allestimento è il Prof. Christian Loretti; il Prof. Cesare Soldi, curerà la progettazione grafica. E’ prevista, inoltre, la partecipazione come guide artistiche di alcune studentesse del Liceo Artistico, per le quali questa esperienza sarà molto importante dal punto di vista culturale e professionale. Il tema prescelto è «Il corpo e l’anima»: attraverso un itinerario artistico e culturale elaborato dal curatore, sono accostate opere in cui si parte dal corpo per giungere immancabilmente e inevitabilmente all’anima dell’«oggetto» rappresentato, colta attraverso la «soggettività» dell’artista che l’ha creata. 

Col termine «anima», però, non ci si riferisce a un’entità metafisica di carattere sovrannaturale, che rimanda necessariamente a un’esperienza di carattere religioso, ma all’essenza spirituale dell’uomo, considerata come unità inscindibile di sensazioni, emozioni, stati d’animo, sensibilità, intelligenza delle cose, capacità di analisi e introspezione. Lungi dal riproporre il dualismo cartesiano tra res cogitans e res extensa, si vuole cogliere questo complesso insieme di fenomeni nel loro manifestarsi tramite le opere degli artisti selezionati, ciascuno dei quali ha elaborato particolari strategie e tecniche per suscitarli tramite l’esibizione della corporeità. 

Delineare questo percorso espositivo, quindi, è stato un modo per ricondurre il molteplice a un denominatore comune, attraversando correnti, stili, concezioni estetiche e vissuti profondamente diversi, per giungere infine alla contemplazione di un’opera nuova, una gigantesca installazione i cui singoli elementi sono le opere d’arte prescelte, che acquisiscono, pur mantenendo la loro individualità, un ulteriore livello di esistenza nel loro reciproco combinarsi e interagire.

Il corpo e l'anima. Esposizione internazionale d'arte contemporanea
ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA
Museo degli Ipogei Via Marconi, Trinitapoli (BT)
16-30 luglio 2016 orario: dalle 18 alle 21
Inaugurazione: 16 luglio 2016 – ore 18.00

mercoledì 13 luglio 2016

DAVID BOWIE IS al MAMbo.

Apre finalmente in Italia, al MAMbo, DAVID BOWIE IS, una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni realizzata dal Victoria and Albert Museum di Londra, la prima retrospettiva dedicata alla straordinaria carriera di David Bowie, uno degli artisti più audaci, influenti e innovativi nel panorama musicale contemporaneo

La tappa di Bologna rappresenta l’unico appuntamento italiano e l’ultima occasione per visitare la mostra in Europa.

DAVID BOWIE IS, partita da Londra nel 2013, dopo essere stata a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen, sarà aperta al pubblico dal 14 luglio al 13 novembre 2016.

La mostra celebra la prolifica carriera di David Bowie che, con 14 milioni di dischi venduti, è riuscito in cinque decadi a perseguire in modo duraturo l’innovazione senza mai tradire se stesso e il suo pubblico. 

Il percorso si sviluppa attraverso contenuti multimediali che conducono il visitatore all’interno del processo creativo del Duca Bianco e descrive come il suo lavoro abbia canalizzato i più ampi movimenti nell’ambito dell’arte, del design, del teatro e della cultura contemporanea. Il ritratto che emerge è quello di un artista capace di osservare e reinterpretare la società contemporanea con uno sguardo innovatore lasciando tracce indelebili nella cultura visiva e pop.

Per i primi tre giorni (14, 15 16 luglio) la mostra sarà straordinariamente aperta con orario prolungato dalle h 10.00 alle 23.00.

Info e acquisto biglietti: davidbowieis.it

lunedì 11 luglio 2016

Arte a San Miniato per l'inaugurazione della Toffee's Art Gallery

Il 24 luglio alle ore 18,00 a San Miniato (Pisa) si aprirà la mostra d'arte dedicata all'inaugurazione dei locali dell'associazione culturale Toffee's Art Gallery. L'evento ospiterà 24 artisti, tra cui grandi maestri e più di 50 opere provenienti da molte regioni d'Italia e da paesi Europei. In esposizione nella galleria, gestita dall'associazione, opere d'arte  contrassegnate da originalità creativa ed elevata qualità tecnica. 

Per San Miniato la Toffee's Art Gallery sarà una realtà artistica di 70 mq completamente dedicati all’arte contemporanea ed ai suoi protagonisti con l'obiettivo di diventare uno degli spazi più innovativi che caratterizzano la scena artistica, creando uno straordinario viaggio visivo. Un contesto  dove si respira la voglia di comunicare attraverso materia e colore, uno spazio unico dove gli artisti hanno modo di esprimersi liberamente senza dogmi o preconcetti. 

Ospiti della mostra il Sindaco e gli assessori al turismo ed alla cultura. Questi gli artisti selezionati: Accomando Maria teresa, Andresen Tove, Bartelloni Romano, Benvenuti Rolando, Bonsignori Franco, Borali Angelica, Capperucci Luciana, Carradori Roberto, Castelli Lorella, De Filippis Gabriella, Di Girolamo Paola, Gavatorta Fabrizio, Gozzi Stefano, Luz Paula, Mannucci Matteo, Marchi Paola, Marmiroli Simone, Mellano Valter, Onica Lisa, Prosperi Elena, Sbolci Renzo, Zenucchini Lorenzo, Zuccarello Gian Luca 


 Toffee's Art Gallery, Associazione culturale per la promozione di artisti e opere d'arte. Via Ser Ridolfo 20, San Miniato (PI) Cell:+39 342/1284846 

domenica 10 luglio 2016

Juan Carlos Alom - Habana Solo e Diario

Un poetico viaggio in bianco e nero a Cuba attraverso i cortometraggi di Juan Carlos Alom, per Time Magazine uno dei migliori fotografi in America Latina. In Habana Solo l'artista ha chiesto a tutti i musicisti di strada de L’Avana di suonargli un assolo, in un racconto di luci e ombre, pieni e vuoti, musica e silenzi. In Diario invece Alom intraprende un viaggio nell'isola sulle tracce del Diario de campaña di José Martí (intellettuale, giornalista e poeta cubano), scritto nel 1895 all’inizio della guerra d’indipendenza cubana dal governo spagnolo.

Juan Carlos Alom - Habana Solo e Diario
12 Luglio 2016 ore 19:00
proiezione ( 53')
+ visita guidata tematica con i curatori della mostra e in collaborazione con Micamera


PER PARTECIPARE
Fino a esaurimento posti
Ingresso singolo  € 4 / cumulativo € 8 validi dalle 18:30
Mostra aperta fino alle 22:30 ultimo ingresso 21:30


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L'architettura d'arte a Cuba 6/09 ore 19


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Contemporanea

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venerdì 8 luglio 2016

Storie di vite usate – la diversità in mostra

L’Associazione Culturale Sentieri dell’Arte presenta, dal 23 luglio al 25 settembre 2016, presso il Museo PierMaria Rossi di Berceto (PR), “Storie di vite usate – la diversità in mostra”, esposizione etnologica che, richiamando gli antichi zoo umani, ripropone in chiave moderna la necessità di considerare “l’altro” non più come un nemico o un diverso.

Realizzata con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Berceto e dell’Associazione Borghi Autentici, in collaborazione con Survival Italia e Collezione Radauer di Vienna, la mostra sarà inaugurata sabato 23 luglio alle ore 17.00, alla presenza di Francesca Casella, Presidente di Survival Italia, e di Viviano Domenici, scrittore e giornalista.

In esposizione, materiali storici originali inerenti alle mostre etnologiche del secolo scorso, inseriti in un suggestivo percorso. Durante la programmazione della mostra il Museo PierMaria Rossi ospiterà, inoltre, conferenze di antropologi, scrittori e sociologi, nonché proiezioni di film e documentari inerenti l’argomento. Programma completo: www.museopiermariarossi.it.


Segnalato da:
Chiara Serri

CSArt - Comunicazione per l'Arte
Via Emilia S. Stefano, 54
42121 Reggio Emilia
T/F +39 0522 1715142
www.csart.it
info@csart.it

giovedì 7 luglio 2016

Cartasia 2016, Biennale internazionale della carta

Tradizione, arte, innovazione e sostenibilità. Questo e molto altro è Cartasia 2016, la Biennale internazionale della carta, giunta alla sua ottava edizione, che si terrà a Lucca dal 31 luglio al 10 settembre. Con quattrocento artisti provenienti da tutto il mondo, otto sculture monumentali outdoor, 70 opere d'arte indoor, una mostra interamente dedicata al design e all'architettura che fanno della carta il loro materiale principale, la biennale si conferma punto di riferimento internazionale della Paper Art.

Protagoniste indiscusse della rassegna saranno le gigantesche sculture in carta riciclata che verranno posizionate in diversi punti della città. Gli americani Micheal Stutz, Mykl Wells, la canadese Laurence Vallieres, la tedesca Heike Schaefer, la greca Anastasia Zisi sono solo alcuni degli artisti internazionali selezionati dalla commissione e chiamati a realizzare o esporre le opere in carta, che saranno poi messe in vendita al termine della manifestazione.

http://www.cartasia.it/


mercoledì 6 luglio 2016

RAYYANE TABET in conversazione con Leonardo Bigazzi

In occasione de La Mano De Dios, prima personale in Italia di Rayyane Tabet (1983, Ashqout), in corso al Museo Marino Marini, mercoledì 13 luglio, alle ore 18.30, si terrà una conversazione tra l’artista e il curatore della mostra Leonardo Bigazzi

Nelle sue opere Tabet affronta questioni legate a situazioni geopolitiche complesse attraverso una riflessione sulle potenzialità della memoria, ricontestualizzando episodi della sua storia personale.

L’artista e il curatore ripercorreranno le fasi d’ideazione e progettazione della mostra, condotte in oltre un anno di ricerca e sopralluoghi negli spazi del museo. L’opera sarà poi messa in relazione con gli altri quattro capitoli della serie Five Distant Memories: The Suitcase, The Room, The Toys, The Boat and Maradona (2006-2016),  progetto decennale legato alle prime memorie d’infanzia di Tabet e alla capacità che queste hanno di generare e trasformare oggetti e situazioni diverse se ricollocate in un contesto più ampio. Una valigia pronta in caso di evacuazione, alcuni elementi della camera dell’artista distrutta nei bombardamenti di Beirut, un set di giocattoli di legno e una barca usata dal padre dell’artista nel tentativo, fallito, di scappare dal paese, sono tutti oggetti trovati e riconfigurati dall’artista con l’obiettivo di creare esperienze complesse che si sviluppano in stretto dialogo con lo spazio espositivo. I quattro capitoli precedenti della serie sono stati tutti commissionati e prodotti da importanti istituzioni internazionali: Darat al Funun (Amman), Centre Georges Pompidou (Parigi), The New Museum (New York), Pinchuk Art Center (Kiev) and Sharjah Art Foundation (Sharjah).

Rayyane Tabet è nato nel 1983 ad Ashqout, Libano. Ha conseguito la laurea in Architettura a New York presso The Cooper Union e il master in Belle Arti all’University of California, San Diego. Vive e lavora a Beirut.

Recentemente ha preso parte a mostre collettive in istituzioni e in occasione di manifestazioni come: Kunsthaus Hamburg, The Highline New York, Marrakech Biennial 6, Aïshti Foundation Beirut, Marian Goodman Gallery Paris, Sharjah Biennial 12, Stedelijk Museum Bureau Amsterdam, Centre Georges Pompidou, Darat al Funun e New Museum.

Tabet è stato vincitore del DAAD Artist Residency nel 2016, del Abraaj Group Art Prize nel 2013, del Jury Prize of the Future Generation Art Prize nel 2012 e del Sharjah Biennial Artist Prize nel 2011.

È rappresentato dalla galleria Sfeir-Semler Gallery Beirut | Amburgo.



Informazioni / Information: Museo Marino Marini

Firenze, Piazza San Pancrazio - tel. +39  055.219432 
e.mail:  info@museomarinomarini.it -  www.museomarinomarini.it 
Orario: sabato - lunedì 10:00 - 19:00 / mercoledì - venerdi 10:00 13:00
Chiuso il martedì e i giorni festivi 
Hours: Saturday to Monday, from 10am to 7pm / Wednesday to Friday, from 10am to 1pm
Closed on Tuesday and During Public Holidays 

Ufficio stampa Museo Marino Marini /Press Office: Davis & Franceschini 
tel. +39 055.2347273 – fax  +39 055.2347361 
e.mail:  davis.franceschini@dada.it -  www.davisefranceschini.it

martedì 5 luglio 2016

Gli artisti Giamprimo Bertoni e Fabio Iemmi partecipano alla mostra collettiva “From to London”, dal 12 al 21 luglio 2016 presso 5th Gallery a Londra.

Gli artisti Giamprimo Bertoni e Fabio Iemmi partecipano alla mostra collettiva “From to London”, dal 12 al 21 luglio 2016 presso 5th Gallery a Londra.

Organizzata da La Maja Desnuda, l'esposizione comprende inoltre opere di Pietro Augello, Elena Borboni, Franco Bulfarini, Jole Caleffi, Raffaella Calcagnini, Margherita Cavanna, Luana Celli, Simona Chipi, Mario Fraschini, Arnaldo Negri, Enrico Notaro, Dario Mazzoli, Stefano Ruggia

L'esposizione, curata da Silvia Arfelli, ruota intorno all'arte figurativa quale linguaggio unificante ed eredità delle grandi esperienze della storia artistica italiana. Per gli artisti italiani presenti, la figurazione si declina in tecniche, modi e stili diversi. 

Giamprimo Bertoni espone una serie di sculture di piccole e medie dimensioni, realizzate con lamine e blocchi di ferro tagliati a laser su disegno vettorializzato dall'autore, assemblaggi e trattamenti di superficie.

Fabio Iemmi presenta tre opere, tecniche miste su intonaco di grandi dimensioni, dove la superficie è caratterizzata da accorpamenti polimaterici istoriati con graffiti e incisioni a rilievo, a bassorilievo e trattamenti di superficie.

Inaugurazione: martedì 12 luglio 2016, ore 17.00. Per informazioni:  www.mayadesnuda-eventi.it. 



Segnalato da:
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domenica 3 luglio 2016

Michelangelo, Burri e Hartung nelle foto di Aurelio Amendola


Dal 02 Luglio 2016 al 9 Ottobre 2016 la Pinacoteca Comunale di Gaeta ospita una grande mostra del celebre fotografo Aurelio Amendola, la mostra, dal titolo Michelangelo, Burri e Hartung nelle foto di Aurelio Amendola, promossa dal Comune di Gaeta, dall’Associazione Culturale Novecento, dalla Montecarlo International Art e dal gallerista Antonio Sapone, vedrà esposte ben 78 opere del grande fotografo pistoiese dedicate a Michelangelo Buonarroti, Alberto Burri e Hans Hartung (per Hartung sono opere inedite) e sarà presentata da Giorgio Agnisola e Marcello Carlino.

Fotografo di lungo corso e toscano autentico, Aurelio Amendola, dopo aver posto casualmente l’attenzione sulla grande Arte, ne diventa ”involontariamente interprete” per la sua naturale sensibilità. I capolavori di Michelangelo filtrati dal suo obietti obiettivo “si spiegano “, rivelando ogni aspetto della loro grandezza, come dimostrano le numerose esposizioni che si svolgono in varie parti del mondo: storica la prima mostra fotografica in assoluto all’Hermitage di San Pietroburgo nel 1997.
Rivolge poi il suo sguardo all’Arte del secondo Novecento, immortalandone grandi protagonisti come De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Wahrol, Marini, Burri, Manzù, Kounellis e Hartung, nel momento del gesto creativo.

La sua ricerca, in cui” l’occhio” del grande fotografo si somma a quello del grande Artista, risulta essere una “lente di ingrandimento” che aiuta a cogliere il senso, la profondità e i misteri dell’Arte contemporanea, facilitandone, altresì, attraverso la fotografia, una più larga conoscenza e diffusione. 
Oggi Aurelio Amendola è un personaggio di statura internazionale, richiesto nel mondo dell’Arte, ha ricevuto numerosi riconoscimenti di alto prestigio e la laurea Honoris Causa dell’Università di Catanzaro.Nell’occasione della mostra a Gaeta, la città consegnerà all’Artista il premio “Una vita per l’Arte” 2016, conferito annualmente a personaggi che hanno dedicato all’Arte la propria vita. 

Pinacoteca Comunale di Gaeta, Via De Lieto 2 Gaeta
Orari
Luglio e Agosto - tutti i giorni compresi i festivi 17,30 - 21,30 (Lunedì chiuso), Settembre - Venerdì 17 - 20, Sabato, Domenica e festivi 11,00 - 13,00 e 17,00 - 20,00, Ottobre - Venerdì 16,00 - 19,00, Sabato, Domenica e festivi 11 - 13 e 16,00 - 19,00.
www.pinacotecagaeta.it
3392776173 - 0771466346