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domenica 6 dicembre 2015

Galleria 54 Arte Contemporanea - Una collettiva a Molfetta

Sabato 12 DICEMBRE, alle ore 19:00, sarà inaugurata una collettiva d'arte presso la Galleria54ArteContemporanea con i seguenti Artisti: Alberto Gianquinto, Ferruccio Marchetti, Antonio Nuovo, Attilio Forgioli, Paolo Baratella, Franco Valente, Piero Pizzi Cannella, Natale Addamiano, Italo Bressan.

Di seguito alcuni brevi cenni biografici degli artisti:

Alberto Gianquinto (Venezia, 1929 – Jesolo, 2003)
Nel 1954 espose alla Fondazione Bevilacqua la Masa vincendo il primo premio. Del 1957 è la sua prima personale alla Galleria del Cavallino di Cardazzo. L'anno dopo vince nuovamente il primo premio della Bevilacqua la Masa. È stato invitato alla Biennale di Venezia nel 1956 e nel 1962 con un gruppo di opere e, nel 1978, con una sala personale. È presente alla Quadriennale romana nel 1959, 1965, 1969 e 1987. Nel 1988 collabora con il pittore Natale Addamiano per la realizzazione di un progetto per il comune di Polcenigo. Nel 2005 è stato ricordato con una retrospettiva al Museo Correr. Nel 2012 è uscito un primo catalogo generale della sua opera.

Ferruccio Marchetti (Roma, 1941)
Pittore, ceramista, tendenza astratta, attivo a Roma.

Antonio Nuovo
 “Le prime uscite ufficiali d’Antonio Nuovo risalgono al 1944, quando, nel corso dell’occupazione alleata, fu allestita da Panunzio e de Gennaro una collettiva, cui l’artista partecipò con alcuni acquerelli. Poi la personale molfettese del ’46, la collettiva di Cesenatico del ’47 e giù sino all’importante collettiva romana del ’48, quando un pescivendolo dalle venature neorealistiche attrasse l’attenzione di Renato Guttuso, che espresse lusinghieri apprezzamenti. “E Guttuso”, disse una volta Nuovo stesso, non senza una punta d’orgoglio, “non era poi dolce di sale!” Erano solo gli inizi di una carriera che gli ha regalato grandi soddisfazioni a livello nazionale e internazionale (si pensi all’Esposizione di grafica italiana contemporanea di Montevideo, del 1965), riconoscimenti cui Nuovo ha reagito con fare schivo, con la discrezione e la modestia di chi non ama i riflettori, il caos. Alcuni dei soggetti della sua produzione sono il nudo con cilindro e fiocco degli edenici Adamo ed Eva; il pescivendolo tanto umano della collettiva di Roma; La Luna, che costituiva una delle interlocutrici privilegiate di Antonio Nuovo; il mare, ora simbolo cruccioso, ora abbraccio d’inusitato calore; i paesaggi della Puglia, con i campi irrorati d’oro o sovrastati da nuvole, che recano in dote un ‘desiderio di pianto’ nel cielo plumbeo; l’angelo dell’Apocalisse, Nemesis fantasmatica che sorvola, in un’aura violacea, alcune costruzioni cittadine e arriva a determinare morte e distruzione o, magari, un’inattesa purificazione; i soggetti sacri, che spesso si caratterizzano per i contorni sfatti, quasi fossero ombre protese a fasciare lo spazio circostante o forme immateriali capaci di ingenerare una sorta di tremore nello spazio circostante. Un pittore ispirato, coraggioso, energico, sognatore.”
testo di Gianni Antonio Palumbo 

Attilio Forgioli (Salò, 1933)
Compie gli studi artistici presso l'Accademia di Brera a Milano, dove ha come insegnanti Funi e Reggiani. Nel 1956 espone i primi dipinti e disegni alla Galleria Alberti di Brescia e nel 1961 tiene la sua prima mostra personale di disegni alla Galleria Spotorno. Segue nel 1962 la prima personale di dipinti alla galleria San Fedele di Milano. Si susseguono personale e collettive in Italia e all’estero e nel 1965 espone alla Galleria Bergamini, con la quale instaura una collaborazione che gli consente di lasciare l'insegnamento alla scuola media dedicandosi esclusivamente alla pittura. Durante questo periodo compie un viaggio in Spagna insieme a Zeno Birolli e in Sicilia, che influenzeranno la sua pittura, dando avvio al ciclo delle Isole. Negli anni Settanta, durante un viaggio in Inghilterra, conosce Sutherland e tiene diverse mostre personali, una delle quali a Londra. Nel frattempo inizia a frequentare la Valsesia, dove allestisce uno studio-abitazione. Nel 1978 è invitato alla Biennale di Venezia e a quella di S. Paolo in Brasile. Durante gli anni ottanta conosce Pino Mongello e Flaminio Gualdoni, con i quali avvia l'attività della Civica Raccolta del Disegno di Salò. Durante gli anni novanta viene presentato in due grandi personali nelle Marche e a Treviso, organizzate rispettivamente dai critici Elena Pontiggia e Marco Goldin. Tra le sue mostre più importanti si ricordano la personale allestita presso la Galleria Rafanelli (2001), l’antologica presentata da Flaminio Gualdoni al Museo della Permanente di Milano (2003), la personale alla Galleria Guastalla di Milano (2006) presentata dal critico Claudio Cerritelli, e la mostra antologica di pastelli presentata da Sandro Parmiggiani a Palazzo Magnani a Reggio Emilia (2006). Nel 2007 si svolge un'importante personale presso il Grande Miglio in Castello a Brescia ed un'altra alla Galleria Rafanelli di Genova. Nel 2008 Forgioli espone alla Galleria Cento Fiorini di Civitanova Marche, alla Casa del Mantegna a Mantova e nuovamente al Museo della Permanente di Milano con un omaggio in ricordo dell'amico pittore Lino Marzulli. Attilio Forgioli alterna il suo lavoro di pittore tra gli studi di Milano e quello di Alagna in Valsesia.

Paolo Baratella (Bologna, 1935)
Nato da genitori ferraresi, la sua città natale è Bologna, dove trascorre l'infanzia che lo vede precocemente portato per il disegno, tanto che già all'età di sei anni avrà deciso di divenire un pittore. Durante gli anni della guerra fa ritorno a Ferrara. Dal 1960 inizia ad esporre a Milano e in altre città italiane ed europee, continuando ancora oggi la sua attività artistica ed espositiva. Risale al 1961 la sua prima personale nel capoluogo lombardo. Nel 1972 partecipa alla Biennale di Venezia, nel 1974 e 1994 è alla Biennale di Milano, nel 1986 e 1999 espone alla Quadriennale di Roma e nel 1992 alla Triennale di Milano. Nel 2006 affresca la nuova sagrestia della Cattedrale di Ferrara. La sua opera è caratterizzata da vasti cicli pittorici ispirati alla contemporaneità e in particolare alla violenza del potere nelle sue differenti forme. Oltre all'uso dell'olio e degli acrilici, compie ricerche anche nel campo dei riporti fotografici, sulla litografia e serigrafia.

Franco Valente (Terlizzi (Ba), 1940)
Pittore pugliese, inizia la sua attività artistica nel 1960.                
Nel 1964, con il sostegno di alcuni intellettuali, istituisce a Molfetta il centro culturale “ Il Cavalletto”, il cui scopo è quello di promuovere la conoscenza e la diffusione dell’arte nelle sue diverse espressioni.
Oltre alle attività svolte con Il Cavalletto, l’artista ha partecipato a varie rassegne in numerose città in Italia ed all’estero, tra le più importanti citiamo: Fiera delle arti via Margutta, Roma; Premio Sulmona; Pittori Contemporanei, P.to San Giorgio; Galleria l’Acquasola, Genova; Galleria Spezia 66, La Spezia; Mostra Nazionale Artisti Contemporanei, Maratea; Galleria La Navicella, Cagliari; Galleria Libreria “La nuova città”, Nuoro; Galleria Il Cavalletto, Molfetta; Circolo Rinascita, Matera; Premio San Fedele, Milano; Galleria l’Abetone, Abetone; Studio R. Spampanato, Lucca; Galleria Angolare, Milano; Galleria Il Poliedro, Cremona; 1964-1984 Gli anni del cambiamento, Il Cavalletto, Molfetta; Premio Santhià ’85 e ’86 , Santhià; Expo Arte ’86, Bari; Galleria Malcanton, Trieste; Expo Arte , Norimberga; Spazio d’Arte Laurentianum, Mestre; Expo Arte, Padova; Expo Arte, Bari; Biennale d’Arte Contemporanea, Monterosso Calabro; Natura Ultima, Il Cavalletto, Molfetta; L’immaginario del mare, il reale dell’esistenza, Maratea; Collettiva Inaugurazione scale mobili Potenza alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo A. Ciampi, Associazione Culturale “Il Filo di Arianna”, Potenza; Aenaon Galleria, Atene; 20 Artisti alla Sala dei Templari, Molfetta; Tracce e Memoria, Centro Storico di Molfetta; Premio Novara settembre 2005; 10 artisti premiati al Salone Arengo del Broletto, Segni di terra, Spoltore; Installazioni – Macchiagodena Is 2008; Collettiva “Dialoghi d’autunno” 2009 e 2010 , Volos GRECIA;  Collettiva “Arte e solidarietà” Lega del filo d’oro, Molfetta; Collettiva “Riciclaggio Arte”, Addamiano Guastamacchia Iaccheo Laurelli Valente, Molfetta; Collettiva “fiera di S.Marco” Pinacoteca Denapoli, Terlizzi; Collettiva “Ars, Arti visive per l’Europa”, Avellino 2011; Collettiva “Olio d’Artista” – Modugno 2011      
Hanno scritto di lui: Portalupi, Prisco, De Giosa, E. Fezzi, Cannizzaro, D’Elia, Finocchiaro Germano, Venturoli, Guerricchio, Solmi, De Paola, Centrone, Degrada, Marino, Franza, Mongelli. 

Piero Pizzi Cannella (Rocca di Papa, 1955)
Negli anni '70 frequenta le lezioni di Alberto Ziveri all'Accademia di Belle Arti di Roma e si iscrive al corso di laurea in Filosofia all'Università La Sapienza. Si occupa in questo periodo di arte concettuale.
Partecipa fin dagli esordi alle attività della neo-avanguardia de La Stanza, galleria romana gestita da un gruppo di artisti, tra cui Bruno Ceccobelli, Giuseppe Gallo, Stefano Di Stasio. Lì tiene la sua prima mostra personale nel 1977 ed una installazione concettuale nel 1978.
Nel 1980 partecipa ad una collettiva anacronista alla galleria La Tartaruga di Roma.
Nel 1984, insieme a Bruno Ceccobelli e Marco Tirelli, dà vita alla Nuova Scuola Romana o Scuola di San Lorenzo presso il Pastificio Cerere, dove già operavano Giuseppe Gallo, Gianni Dessì e Nunzio Di Stefano.
In quel periodo espone dipinti figurativi alla galleria l'Attico di Roma e in numerose occasioni presso Annina Nosei Gallery a New York, Galerie Folker Skulima a Berlino, Galerie Triebold a Basilea, opere incentrate sull'evocazione della figura umana attraverso oggetti d'uso comune decontestualizzati, come mobili, indumenti, accessori.
Prende parte a numerosi eventi ed esposizioni collettive: Biennale di Parigi e San Paolo di Brasile (1985); Biennale di Sidney (1986), XI e XII Quadriennale di Roma (1986 e 1996); Biennale di Venezia (1988, 1993 e 2011); Biennale di Istanbul (1989).
Vive e lavora a Roma.

Natale Addamiano (Bitetto (Ba), 1943)
Trasferitosi a Milano nel 1968, si iscrive all’Accademia di Brera e frequenta i corsi di pittura tenuti da Domenico Cantatore, fino al diploma conseguito nel 1972. Nel 1970 la prima mostra organizzata dalla Galleria L’Agrifoglio di Milano; nel 1971 inaugura la Galleria Solferino con dipinti eseguiti sul tema dei Diari Notturni. Nel 1973 espone a La Bussola di Bari; Domenico Cantatore nel 1976 lo invita a insegnare presso la sua cattedra di pittura a Brera.  Inizia la sua ricca attività di opere eseguite in litografie con la Stamperia la Spirale di Milano.  Nel 1978 è invitato ad esporre da Roberto Sanesi al Palazzo Ducale di Urbino; lo stesso critico cura il catalogo della mostra tenutasi negli spazi della Galleria Cocorocchia. Nel 1980  mostra alla Mood Gallery di Milano. Nel 1983 una personale di incisioni al Palazzo Sormani di Milano. Il Comune di Pulcenigo commissiona ad Addamiano, Cazzaniga e Gianquinto un ciclo di opere riguardanti il proprio territorio. Nel 1990 inaugura una personale alla Spirale di Milano e conosce Kayoko Shimada, suo riferimento per il Giappone.  E' invitato sia alla VI Triennale dell’incisione a Palazzo della Permanente di Milano che alla rassegna ”Un punto per Piero” a New York. Nel 1993 è organizzata la prima grande antologica a Villa Cattaneo presso S. Quirino; è invitato alla XXXII Biennale di Milano Palazzo Permanente; nasce l’Archivio generale presso la Dep Art di Milano. Nel 2003 si reca in Giappone dove inaugura cinque personali: Tokyo, Kyoto, Kobe, Osaka, Niigata. Nel 2004 viene inviato a Cracovia dall’Istituto Italiano di Cultura. La città di San Vito al Tagliamento gli organizza un’ampia mostra antologica di opere all’Ex Ospedale dei Battuti a cura di Andrea Del Guercio. Arianna Sartori di Mantova presenta l’opera incisa 1972/2002. L’Ass. Eleatica Onlus di Salerno organizza un’antologica al Museo Archeologico di Paestum, all’inaugurazione il critico Luca Beatrice presenta l’autore e il relativo catalogo edito da Charta; nell’occasione viene presentato anche il volume “Addamiano 1970/2005” (dep Art ediz:) .
È presente dal 1978 a diverse fiere: Bologna, Verona, Milano, Reggio Emilia, Parma, Genova, Pordenone, New York ecc.

Italo Bressan (Vezzano (TN), 1950) 
 Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove è professore di pittura dal 1982. Il colore è l'elemento base delle sua ricerca, un colore che vuole essere pura evocazione, una pura estensione mentale e sensoriale. La superficie viene considerata come una tensione verso "l'oltre", conservando una componente strutturale: ogni dipinto è il risultato di una meticolosa disposizione di spazi cromatici. Bressan utilizza diversi tecniche - olio, acquerelli e smalto sintetico - e supporti come vetro e carta. 
A partire dal 1979 è stato protagonista di numerose personali, che si sono tenute in città come Milano, Roma, Torino, Firenze, Basilea, Francoforte e Amburgo.



54 Arte Contemporanea, Via Baccarini - 54, Molfetta (Ba)
sabato 12 dicembre 2015
dal martedì al sabato: 10:30 – 12:30; 18:00 – 20:30
12 dicembre 2015 – 10 gennaio 2016
Tel. +39 080 3348982; 335 7920658. Sito: www.arte54.it. 
E-mail: info@arte54.it

Ingresso libero

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